Stratasys presenta oggi tre nuove stampanti 3D che insieme puntano a coprire un’ampia quota del mercato della fabbricazione additiva di parti di uso finale: Origin One, H350 e F770.
Le tre stampanti 3D nascono per soddisfare un’esigenza che sta diventando dominante nelle aziende di tutto il mondo: evitare i rischi delle catene di approvvigionamento.
Secondo il ceo di Stratasys, Yoav Zeif, infatti, “le interruzioni delle catene di approvvigionamento globali a cui stiamo assistendo oggi, sia dal punto di vista della domanda che dell’offerta, dimostrano chiaramente che in questo momento qualcosa non sta funzionando. La fabbricazione additiva dà alle aziende la flessibilità totale di decidere quando, dove e come produrre parti“.
Stratasys Origin One
Stratasys ha presentato oggi la stampante 3D Origin One, progettata per applicazioni di produzione di uso finale.
Le nuove stampanti 3D provenienti dall’acquisizione di Origin, utilizzano la tecnologia brevettata P3 e un’architettura software-first per produrre parti in serie con un’ampia gamma di materiali aperti e certificati di terze parti, assicurando precisione, dettagli, finitura, ripetibilità e tempi di produzione eccellenti.
L’associazione di questa tecnologia agli aggiornamenti dell’hardware ha permesso a Stratasys di ottimizzare praticamente tutti gli aspetti del sistema nella nuova versione del prodotto migliorandone l’affidabilità e le prestazioni. La connettività cloud significa che i clienti riceveranno ulteriori miglioramenti delle funzionalità.
Secondo stime di Stratasys, entro il 2025 il mercato offrirà opportunità per 3,7 miliardi di dollari nei segmenti orientati alla produzione idonei all’implementazione di Origin One, comprese le applicazioni per i settori dell’automobile, dei beni di consumo, sanitario, dentale e degli attrezzaggi. Stratasys prevede di iniziare ad accettare ordini per la stampante, la post-lavorazione e il software correlato a partire da maggio attraverso il suo canale internazionale.
H350, tecnologia SAF per la produzione in serie
Oggi Stratasys presenta anche la stampante 3D H350, la prima della nuova piattaforma di produzione H Series.
Supportata dalla tecnologia SAF, la nuova H350 fornisce qualità produttiva per parti di uso finale. È progettata per offrire ai produttori omogeneità di prodotto, costi unitari competitivi e prevedibili, come pure un controllo completo della produzione di migliaia di parti. La stampante H350 integra circa una dozzina di parti diverse stampate in 3D con tecnologia SAF.
La H350 è stata sottoposta a beta test beta dall’inizio del 2021 con centri di servizio e aziende di produzione a contratto in Europa, Israele e Stati Uniti, tra cui lo Stratasys Direct Manufacturing, che ora realizza parti on demand utilizzando il sistema.
Si prevede di effettuare un numero di consegne ai clienti più alto nel terzo trimestre di quest’anno. Le applicazioni includono parti di uso finale come cover, connettori, cerniere, portacavi, alloggiamenti per componenti elettronici e condotti.
Stratasys impiega materiali certificati di terze parti per i sistemi della serie H. Il materiale di partenza di Stratasys è l’High Yield PA11, una plastica a base biologica, realizzata a partire da da olio di ricino sostenibile.
F770, per pezzi di grandi dimensioni
Il terzo nuovo sistema presentato oggi è la stampante F770, si fonda sulla tradizionale tecnologia FDM di livello industriale. Ideale per parti di grandi dimensioni, questa nuovissima stampante 3D dispone della camera di costruzione totalmente riscaldata più lunga sul mercato e di un generoso volume di costruzione di oltre 13 piedi cubi.
Con un costo inferiore ai 100.000 dollari, il nuovo sistema è progettato per la prototipazione, per la produzione di maschere e staffaggi, come pure per applicazioni di attrezzaggi che richiedono l’impiego di termoplastiche standard.
Il materiale di supporto solubile semplifica la post-lavorazione, mentre il software GrabCAD Print ottimizza il flusso di lavoro e la connettività aziendale è assicurata dallo standard MTConnect e dall’SDK GrabCAD.