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Stampa 3D, potenzialità e trend 2020 secondo i professionisti

Secondo uno studio condotto da SmartTech Publishing, il mercato della stampa 3D, valutato nel 2014 a 4,2 miliardi di dollari, nel 2019 dovrebbe raggiungere gli 11,2 miliardi di dollari.

Ma quali sono i vantaggi della stampa 3D percepita dai professionisti, quali sono i suoi limiti e i settori in cui è più utilizzata?

Ce ne parla Frank Gerwarth, Product Manager di reichelt elektronik, azienda tedesca, distributore online di elettronica e tecnologie IT, da poco entrata sul mercato nazionale, anche con un competence center in lingua italiana, cjhe lavora quotidianamente con i professionisti.

Il potenziale del 3D per le imprese

Per le aziende e soprattutto per i produttori la stampa 3D porta con sé molteplici benefici, come la possibilità di garantire maggiore flessibilità e velocità nel processo di sviluppo dei prodotti.

Inoltre, adottando un rapido processo di prototipazione, l’azienda ha l’opportunità di sperimentare, commettere eventuali errori e migliorare il prototipo, riducendo così tempi e costi rispetto ai metodi di produzione tradizionali.

Accelerando il ciclo di vita dei prodotti, la stampa 3D garantisce una maggiore efficienza e agilità lungo l’intera catena, consentendo una commercializzazione più rapida. Grazie a costi di produzione iniziali inferiori il marketing riesce ad essere più veloce, così la stampa 3D garantisce un contenimento dei costi unitari e maggiore competitività sul mercato.

Un ulteriore vantaggio della stampa 3D percepito dai professionisti è rappresentato dalla possibilità di produrre oggetti personalizzabili, con strutture più o meno complesse, per soddisfare le esigenze specifiche dei clienti e della produzione. Le aziende hanno così la possibilità di ottimizzare i processi e migliorare l’efficienza.

Secondo Gerwarth la stampa 3D ha il potenziale per diventare un vero e proprio standard di produzione, con applicazioni in differenti campi che spingono sempre verso nuovi limiti, sia per quanto riguarda progetti di scala che per le dimensioni degli oggetti stampati e i materiali utilizzati.

Dall’utilizzo nell’industria dentale alla sua applicazione nel settore Aerospace & Difesa, fino alla stampa di parti di automobili come nel caso di Volkswagen e Audi, la stampa 3D sta vivendo una fase di costante evoluzione e di enorme sviluppo.

Soprattutto per quanto riguarda i materiali di stampa compatibili, negli ultimi cinque anni la lista è più che raddoppiata, comprendendo plastica, metallo, cemento, legno, materiali alimentari o organici.

Secondo Gartner, cita Gerwarth,la produzione additiva dovrebbe crescere fortemente in ambito medicale, dove si stima che entro il 2023 il 25% dei dispositivi medici nei mercati sviluppati verrà stampato in 3D. Le previsioni di Gartner prevedono, inoltre, che la stampa 3D continuerà a crescere anche nel settore automobilistico soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo della produzione additiva di metalli e leghe stampate in 3D per la fabbricazione di pezzi di ricambio.

La frenata all’adozione della stampa 3D

Il forte potenziale della stampa 3D, tuttavia, non si adatta a tutti i progetti e a tutte le aziende.

Innanzitutto secondo Gerwarth è importante notare che, a meno che non ci siano significativi investimenti in macchinari d’avanguardia, attualmente la maggior parte delle stampanti 3D non offre la stessa qualità e precisione dei processi di produzione tradizionali.

Per ottenere una stampa di qualità soddisfacente sono spesso necessarie diverse stampe, con una conseguente perdita di tempo e di materiali, oltre che di costi aggiuntivi.

Non sorprende quindi che alcune aziende, in particolare le Pmi, restino riluttanti a investire in attrezzature per la stampa 3D, soprattutto perchè possedere questo tipo di tecnologia richiede tempo e la necessità di ripensare ai propri processi produttivi.

Una macchina all’avanguardia presenta vantaggi per i maggiori player e soprattutto per gli industriali, ma l’investimento non si limita all’acquisto della macchina stessa: è molto importante non trascurare gli sforzi necessari per formare gli operatori ad un utilizzo adeguato di queste macchine complesse, né i costi per l’assunzione di manodopera qualificata necessaria per garantire le fasi cruciali della pre e post elaborazione.

Per Gerwarth la stampa 3D è più adatta a progetti particolarmente innovativi e specializzati, che richiedono un alto livello di personalizzazione. Proprio per questo risulta più idonea in campo medico per lo sviluppo di protesi, ad esempio, riducendo costi e tempi di attesa, evitando al tempo stesso che medico e paziente debbano moltiplicare le sessioni di applicazione e regolazione.

I trend per il 2020

Mentre il futuro della stampa 3D non sembra coinvolgere la produzione industriale di massa, la tecnologia dovrebbe continuare a guadagnare terreno anche nei prossimi anni, camminando di pari passo con i progressi nei processi e nei materiali.

Le principali tendenze includono una crescente popolarità del metallo, materiale più forte della plastica, e lo sviluppo di filamenti flessibili per la stampa di parti con proprietà più elastiche. Le stampanti 3D di nuova generazione, in grado di gestire più materiali come parte di un singolo processo di stampa, dovrebbero anche essere sviluppate per produrre oggetti più complessi come le ali degli aeroplani in fibra di carbonio e resina sintetica.

Infine, la possibilità di riciclare i rifiuti di imballaggio attraverso l’utilizzo di materiali riciclati potrebbe contribuire all’adozione della stampa 3D nelle aziende, mettendo al centro anche il tema dello sviluppo sostenibile.

I consumatori, sensibili alla questione ambientale, potrebbero essere infatti conquistati dalla matrice ecologica della “produzione piuttosto che dall’acquisto” e avere un utilizzo più sistematico della stampa 3D in futuro.

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