Home La stampa 3D può mettere in discussione il primato manifatturiero cinese?

La stampa 3D può mettere in discussione il primato manifatturiero cinese?

Materialise ha condotto un sondaggio tra le aziende del sistema manifatturiero cinese per valutare il loro interesse nei confronti della stampa 3D.

Il sondaggio mostra che riguardo la stampa 3D la Cina è sì focalizzata sulla prototipazione, ma rimane dubbiosa sulla prontezza della tecnologia in fatto di produzione di prodotti finali.

Quindi mentre la Cina sta affrontando una crescente concorrenza e sta facendo grandi sforzi per far avanzare le proprie capacità produttive, i produttori sono preoccupati per il ruolo del Paese nella stampa 3D su scala industriale.

Ciò è dimostrato dal fatto che un produttore cinese su due ritiene che l’adozione globale della stampa 3D possa sfidare la posizione della cina come leader nella produzione.

Come spiega in una nota Stefaan Motte, Vice president della divisione software di Materialise, “per molti anni, la Cina è stata considerata la fabbrica del mondo data sua grande efficienza e capacità nella produzione di merci e della sua infrastruttura orientata all’esportazione. Oggi la Cina si trova ad affrontare una crescente concorrenza, sia da parte delle economie emergenti, sia dei paesi altamente industrializzati, che tentano di assorbire una fetta maggiore della sua base produttiva a basso costo“.

Stefaan Motte

Produzione digitale ineluttabile

Secondo il sondaggio di Materialise i produttori cinesi credono nel potere della produzione digitale. Quasi uno su tre ritiene che la stampa 3D diventerà importante tanto quanto le tecnologie di produzione tradizionali. Il 7% pensa addirittura che sostituirà la produzione tradizionale.

La libertà di progettazione è considerata il più grande vantaggio della stampa 3D (72%), seguita dalla possibilità di personalizzare i prodotti (66%) e dalla capacità di portare i prodotti più rapidamente sul mercato (51%).

La possibilità di stampare oggetti in piccole quantità e di apportare rapidamente e facilmente piccole modifiche al design ha posizionato la stampa 3D come la tecnologia di prototipazione rapida ideale.

Il produttore cinese è convinto che la tecnologia sia sufficientemente matura per la produzione di prototipi visuali (63%) e persino prototipi funzionali (34%), ma sono ancora scettici sui prodotti realizzati con la stampa 3D.

Mentre i recenti progressi nelle macchine, nel software e nei materiali stanno alimentando l’uso della stampa 3D per la produzione di prodotti finali in settori come quello automobilistico e aeronautico, solamente un produttore cinese su dieci ritiene che la stampa 3D sia pronta per essere utilizzata per la produzione di beni utilizzabili.

Essendo un processo di produzione intrinsecamente digitale e additivo, la stampa 3D consente un utilizzo ridotto dei materiali e crea meno rifiuti rispetto ai metodi di produzione tradizionali.

Quando si considera l’intero processo di produzione end-to-end, inclusa la possibilità di produrre localmente e personalizzare i prodotti, diventa chiaro che la stampa 3D diventerà sempre più rilevante come parte di un processo di produzione più sostenibile.

La posizione cinese

Alla domanda se la stampa 3D rappresenti un modo più sostenibile di produrre prodotti, più di tre quarti degli intervistati (76%) è d’accordo.

I produttori cinesi ritengono che vi siano ancora alcuni ostacoli da superare per aumentare l’adozione della stampa 3D.

Per quasi la metà degli intervistati (49%) l’ostacolo principale è la disponibilità limitata di materiali utilizzabili. Altri inibitori sono i costi, in particolare quello delle macchine (42%) e il costo dei materiali (39%).

Un gran numero di produttori ammette anche che la carenza di competenze tecniche costituisce un ostacolo all’adozione della stampa 3D(41%).

Il dato potrebbe spiegare perché solamente il 15% delle aziende manifatturiere cinesi stia considerando di adottare la stampa 3D e una maggioranza (65%) non ha mai preso in seria considerazione l’adozione della tecnologia.

Potrebbe anche spiegare perché quasi la metà (44%) ritiene che lavorare con un fornitore esterno di servizi di stampa 3D sia il modello preferito e solamente il 15% sceglierebbe di sviluppare internamente tutte le funzionalità di stampa 3D.

Tuttavia, esiste sicuramente la volontà di sviluppare internamente le capacità di stampa 3D: il 40% degli intervistati sceglie un modello ibrido, in cui parte della stampa 3D avviene internamente e un’altra parte è esternalizzata a un fornitore di servizi esterno.

stampa 3d cinese

I progressi nella tecnologia e nei materiali stanno aumentando la consapevolezza delle capacità di progettazione e produzione offerte dalla stampa 3D, alimentando l’adozione globale della tecnologia come tecnologia di produzione complementare.

Per Motte “La Cina ha ancora un vantaggio competitivo nella produzione e credo che il Paese rimarrà una potenza produttiva globale per il prossimo futuro. Tuttavia la Cina comprende che deve alzare l’asticella della sua competitività manifatturiera per far fronte alla crescente concorrenza e allontanarsi dallo status di officina a basso costo per il mondo intero. La stampa 3D svolge un ruolo importante in questo piano“.

Con Made in China 2025, un piano governativo strategico del 2015, il sistema cinese intende migliorare la propria competitività manifatturiera investendo in tecnologie avanzate e preparando la forza lavoro futura, e la stampa 3D è considerata un fattore chiave per questo piano strategico.

I produttori cinesi sembrano capire che mentre si stanno concentrando sulla prototipazione rapida, altri stanno adottando sempre più la stampa 3D per una produzione intelligente. Una piccola minoranza (15%) ritiene che le aziende cinesi stiano guidando l’adozione della stampa 3D, rispetto ad altre importanti forze produttive come Stati Uniti, Giappone, Corea ed Europa.

Inoltre, oltre il 40% ritiene che la stampa 3D abbia il potenziale per interrompere il modello di distribuzione globale dei prodotti, poiché la tecnologia consente la produzione locale, più vicina ai consumatori.

Tutto ciò si traduce in una prospettiva incerta, con un’azienda manifatturiera cinese su due che afferma che l’adozione globale della stampa 3D può sfidare la posizione della Cina come leader mondiale del sistema manifatturiero.

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