All’ Istituto Comprensivo Don Milani di Bari, sito nel quartiere San Paolo del capoluogo pugliese, è stato presentato il progetto “Io 3D Studio” coordinato da Cesare De Palma, presidente del distretto della meccanica pugliese, promosso da Nicola Sasanelli, professore di tecnologia dell’istituto, supportato di Alessio Lorusso, produttore delle stampanti 3D Roboze e dai giovani di Apulia Makers, open lab costituito pochi giorni fa nel centro di Bari, sotto l’egida della preside Luisa Verdoscia.
Grazie ad un’opera di crowdfunding che ha coinvolto studenti e genitori, l’Istituto è riuscito a comprare una stampante 3D Roboze come nuovo strumento didattico, per sviluppare l’attitudine al problem solving.
Per la preside Verdoscia «C’è bisogno di cominciare sin da bambini a relazionarsi con un problema e a capire e scegliere la soluzione migliore. Bisogna cominciare da subito a interiorizzare in modo positivo quel che può essere un fallimento e la voglia di rimettersi in gioco per andare oltre il risultato negativo e pensare a una seconda soluzio-ne. La stampa 3D è un ottimo strumento per dar modo ai ragazzi di interiorizzare questo atteggiamento. Un nuova scuola è possibile».