3DPrinterOS è un sistema operativo indirizzato a singoli utenti, imprese, scuole e service, che basa il suo funzionamento su una piattaforma cloud per la gestione della stampa 3D, con cui si possono preparare, correggere, archiviare in modo sicuro e poi mandare in streaming alle stampanti 3D, con tanto di strumenti di monitoraggio e di analisi dei dati.
Con 3DPrinterOS, di fatto, si possono caricare i propri disegni sul cloud, prepararli per la stampa con le applicazioni di slicing residenti sul cloud e quando sono pronti inviarli a qualsiasi numero di stampanti 3D, controllando lo stato dei lavori in tempo reale.
Le stampanti possono essere collegate al cloud 3DPrinterOS in tre modi, come riporta il sito della società diretta da John Dogru: con un software client (Windows, iOS, Linux), via hardware (Intel, Raspberry Pi, Arduino), o incorporando l’Os nella stampante 3D.
Un mondo di app – Sul cloud l’utente trova tutte le app che gli servono, dalla gestione dei file e progetti alla condivisione di stampanti, da Magic Fix (che prepara automaticamente il file per la stampa) alle più classiche applicazioni di slicing ed editor Stl, da NetFabb per la correzione di Stl ad Autodesk Mesh Repair, fino ad app per la gestione dei workflow e per proteggere i progetti, come Obfuscator, uno strumento che distorce l’oggetto alterandone la geometria affinchè non possa essere carpito.
La lista di stampanti supportate da 3DPrinterOS è lunga e in continuo aggiornamento. Dogru ha approfittato del recente CES per rafforzare la destinazione aziendale del servizio cloud in veste privata, sottolineandone le garanzie di sicurezza dei lavori e di economicità di gestione.