Il nuovo centro, cui spetta anche di fungere da acceleratore dei frutti delle attività di ricerca a livello internazionale, è diretto dal professor Shlomo Magdassi, che ha avuto modo di dichiarare come sarà un hub interdisciplinare per ricercatori e studenti provenienti da tutta l’area scientifica dell’università. In pratica il centro attrarrà studenti di chimica, fisica, biologia, medicina, agricoltura e ovviamente informatica incentivandoli a creare sinergie.
Con l’aiuto della società di trasferimento tecnologico Yissum, che gestisce brevetti e commercializzazione dei prodotti, l’Università Ebraica si è resa protagonista di innovazioni di successo.
Le innovazioni dell’università di Gerusalemme non si limitano a nanotecnologie e polimeri a memoria di forma e Magdassi punta a far attechire la stampa 3D in altri processi di produzione, come quelli alimentari, medici ed edili.