Il 27 ottobre iniziano le selezioni per il percorso di Alta Formazione Professionale (Istruzione Tecnica Superiore) in Digital Manufacturing Designer, che inizierà a gennaio 2017 all’interno del Polo della Meccatronica di Rovereto.
Lo organizzano CFP Giuseppe Veronesi, Istituto Fontana e Don Milani di Rovereto, in partnership con Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Nord Est, Unindustria Bologna e Confindustria Trento e in collaborazione con quattro Università: Politecnico di Milano con i dipartimenti di Meccanica e Design, Iuav di Venezia, dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari e Università degli Studi di Trento.
Il percorso di formazione di durata biennale che partirà a gennaio 2017 viene già definito la scuola per Industria 4.0, fenomeno economico che necessit di tecnici e figure professionali nuove, in grado di interpretare, comprendere e condurre in cambiamento.
Da uno studio effettuato dal Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia dello scorso aprile emerge che «le competenze che saranno richieste nel nuovo scenario della manifattura avanzata hanno a che fare con tre aree: competenze tecniche/digitali, creatività e capacità di empatia con il consumatore/cliente, capacità di progettare in ambienti turbolenti e in presenza di trasformazioni radicali dei mercati e delle tecnologie».
Secondo i proponenti il corso di Digital Manufacturing Designer saprà effettuare una progettazione mirata ai bisogni, realizzare progetti di virtual design rappresentativi del prodotto, saprà utilizzare le nuove tecnologie di interconnessione tra oggetti, reti e persone, svilupperà prototipi per la verifica della fattibilità tecnica di attività, calcolandone i tempi e le risorse al fine di pianificare la produzione e giustificarne i costi.
Questo nuovo tecnico conosce diverse tecnologie: informatica, elettronica e meccanica, agisce nelle attività di progettazione, costruzione, testing, documentazione e controllo in collaborazione con le aree commerciali, tecnologiche ed organizzative del proprio contesto.
Siamo di fronte, quindi, a una figura tecnica di supporto al Product manager con competenze in 4 aree:
- creatività mirata ai bisogni
- virtual design tecnico di prodotto
- Internet delle cose
- prototipazione, project management e sostenibilità