Cibo, droni, barche. Terra, aria, acqua. Dentro il nuovo numero di 3D Printing Creative c’è tutto il mondo.
E c’è la rappresentazione di cosa la prototipazione, la stampa 3D, l’additive manufacturing stanno facendo e faranno nel mondo intero.
Per iniziativa, è il caso di sottolinerlo, di pionieri, di attori di prima mossa. Ma sarà così ancora per poco: altri seguiranno il loro esempio.
Il food è un tema che sa fare presa istintivamente sulle persone. Attira attenzioni e risorse comunicative con una forza magnetica, come testimonia lo show business che ha creato l’icona dello chef stellato. Proprio chi lo maneggia per business ha capito la forza che l’additive manifacturing può imprimere al settore e, viceversa, utilizza il tema
della stampa 3D per proiettare una luce nuova su un ambito che è da sempre alla ricerca di innovazioni. Le proposte di cibo stampato in 3D di Natural Machines, Barilla, Mondelez,
Bocusini (solo per citarne alcune), a volte sono concretamente già utilizzabili, altre volte sono vere e proprie fughe in avanti. Alla base c’è che propongono nuovi modelli e forme di business, destinate a un comparto produttivo in cui gli utenti finali sono, potenzialmente, da calcolarsi nell’ordine dei miliardi. Riflettiamoci.
Si tratta di immaginare il futuro, di disegnarlo, di crearlo. Come ha fatto Alessi, che ha voluto sperimentare in casa (con i dovuti tempi, senza fretta, ma lo ha fatto) cosa può fare (e farà) la stampa 3D per il business di un marchio del design noto in tutto il mondo.
Come abbiamo fatto anche noi, dal vivo, a Technology Hub, illustrando il funzionamento di una mini fabbrica, per tradurre in realtà il concetto che con una stampante 3D e una pressa a iniezione evolve il processo di produzione di piccole o medie serie di oggetti.
E se parliamo di droni il discorso non cambia, tanta è l’attenzione su questi dispositivi. Forse troppa, però, e se non ben indirizzata rischia di andare oltre la linea del lecito. Abbiamo perciò voluto fare il punto sulla normativa, per fissare il perimetro in cui ci si deve muovere, anche nel contesto di una produzione additiva.
Produzione che si spinge fino in acqua: con le nuove tecnologie a disposizione si aprono spazi di business per la creazione di imbarcazioni. E poi c’è sempre l’uomo. Ciò che conquista della stampa 3D è il saper mettere al centro la persona, sia nel momento creativo, sia in quello dell’utenza. Dalla creazione di dispositivi medicali alla fruizione di opere d’arte da parte di ipovedenti e non vedenti, le applicazioni additive aumentano la propria presa.
E si tratta anche di pensare al presente. In grande. Noi ve lo facciamo fare, sia con le recensioni di tre stampanti da mettere già al servizio della produzione (di Sharebot, Markforged e Sdm3D), sia illustrandovi quello che una grande società come Hp sta portando all’attenzione dell’industria.