Se ne sono vendute 500.000 dai primi Anni Ottanta del secolo scorso a oggi. Diventeranno un milione entro i prossimi due anni.
Lo sostiene Context, presentando i numeri relativi alla crescita del mercato delle stampanti 3D a livello mondiale.
L’accelerazione è palese e lo diventa ancor di più quando si analizza lo spaccato dell’installato esistente: l’85 per cento delle stampanti in uso appartiene infatti alla categoria delle macchine desktop low cost, segmento emergente negli ultimi anni e oggi disponibili con un prezzo medio di vendita inferiore ai 1.500 dollari.
Il restante 15 per cento del mercato, va però detto, rappresenta la quota più pesante del giro d’affari del comparto, dal momento che i prezzi medi di vendita partono dai 25.000 dollari per arrivare a superare i 2 milioni di dollari, per una media ponderata di 96.000 dollari.
È un mercato che sta conoscendo una crescita fenomenale, sostiene nella sua nota Context, sottolineando come nella prima metà di quest’anno la fascia più alta del mercato abbia per la prima volta nella storia registrato una leggera flessione dell’1% rispetto al pari periodo dell’anno precedente e in netta controtendenza con le crescite a due cifre, vicine al 30 per cento, dell’anno precedente.
C’è un po’ di stanchezza anche sul fronte delle stampanti low end, in particolare nei risultati dei player storici come Stratasys e 3D Systems.
Nel contempo, ed è questo il fenomeno di cui tener conto, stanno entrando sulla scena player tradizionali del mondo printing, da Canon a Ricoh fino ad HP, interessate a trovare nuovi spazi in questo comparto, lavorando anche sull’innovazione tecnologica.
E sono proprio questi movimenti che rendono Context fiduciosa non solo del raddoppio del parco installato, ma anche della possibilità di un traguardo del milione di macchine l’anno nel 2019.