Le tecnologie, concrete e non teoriche, pur essendo all’avanguardia, da toccare, sperimentare, integrare all’interno dei progetti delle Pmi, sono quelle che il centro di competenze Bi-Rex ha messo al servizio delle imprese con l’inaugurazione della propria Linea Pilota, allestita presso la propria sede all’ex Opificio Golinelli di Bologna. All’insegna del “provare prima di investire”, in un recente open day dedicato alle imprese locali, Bi-Rex ha mostrato la concretezza dell’uso delle tecnologie in un progetto di innovazione applicata all’industria che ha potuto realizzare grazie ai fondi messi a disposizione del PNRR.
A testimonianza di come una gestione efficace delle risorse pubbliche possa rivoluzionare il panorama industriale italiano, allocando in soli 12 mesi quasi interamente i 18 milioni di stanziati dal Ministero dell’Industria e del Made in Italy per progetti di ricerca, sviluppo e servizi agevolati per la transizione digitale delle imprese.
“Si tratta di un’iniziativa legata e promossa dal Ministero dell’Industria del Made in Italy, che fa capo a nove centri a livello nazionale, con l’obiettivo di sviluppare e innovare le imprese italiane, in particolar modo le piccole e medie imprese – ha esordito Stefano Bambi, presidente di Bi-Rex, sottolineando l’importanza del centro di competenza nel panorama italiano -. Questi centri di competenza sono nati grazie a una dote ministeriale che ha permesso la collaborazione tra le università italiane e le imprese private, creando consorzi pubblici e privati in grado di generare e realizzare progetti inerenti all’Industria 4.0 e ai suoi successivi ampliamenti.“
Una nuova Era per l’Industria: la Linea Pilota Potenziata di bi-Rex la porta al 5.0
Il focus del progetto dedicato all’innovazione presentata da Bi-Rex è la sua Linea Pilota, un esempio concreto, anzi più d‘uno, di fabbrica digitale in Italia. Con un investimento di 3,5 milioni di euro, la Linea Pilota è stata arricchita con tecnologie avanzate, tra cui l’Intelligenza Artificiale generativa, la Realtà Aumentata e Virtuale, la Manifattura Additiva, la Robotica, i Digital Twin, il 5G e l’IoT. Un ecosistema digitalmente interconnesso e sicuro che si offre come modello di “Industria Collaborativa”, dove macchine e umani lavorano in sinergia, potenziando l’efficienza e la creatività.
Non si tratta solamente di un’avanzata infrastruttura tecnologica, ma anche un nuovo paradigma produttivo, l’Industria 5.0, un modello che ruota intorno alla cooperazione tra uomo e macchina, utilizzando sistemi ICT integrati che dialogano con gli operatori attraverso le applicazioni di AI generativa.
L’obiettivo è ridurre gli sprechi di tempo, energia e risorse, aumentando al contempo la gamma di soluzioni disponibili e le possibilità di scelta per gli operatori. Il tutto in un’ottica sostenibile.
“Si tratta di una smart factory, non una semplice demo – interviene Stefano Cattorini, direttore di Bi-Rex -, una vera e propria linea produttiva intelligente e interconnessa all’interno della quale le tecnologie manifatturiere tradizionali vengono digitalizzate e connesse, permettendoci di raccogliere dati e spiegare alle aziende il valore che questi dati hanno e cosa, con essi e con la loro interpretazione, si può realizzare. Questo, per le aziende, rappresenta un ambiente di prova, un servizio “Test before invest” che permette, prima ancora di effettuare l’investimento, di toccare con mano e testare le tecnologie digitali in un ambiente produttivo reale, senza i vincoli della produzione quotidiana“.
Il ruolo del Competence Center: Progetti e Servizi per l’Innovazione
Ma l’impegno di Bi-Rex non si limita alla Linea Pilota appena inaugurata. Il Competence Center ha infatti pubblicato bandi per progetti innovativi, cofinanziati con 9,3 milioni di euro del MiMIT, i quali hanno permesso di allocare 7,4 milioni su 30 progetti, coinvolgendo 70 imprese, di cui 48 di piccole dimensioni. La maggior parte delle risorse è stata destinata a imprese dell’Emilia-Romagna e della Lombardia, ma hanno avuto modo di beneficiare di questi finanziamenti anche altre regioni come Toscana, Piemonte, Lazio, Marche e Veneto.
Parallelamente, Bi-Rex offre servizi per la trasformazione digitale e il trasferimento tecnologico delle aziende, sostenuti con 4,8 milioni di euro dal Ministero. Servizi che comprendono audit tecnico, assessment, formazione, orientamento e consulenza, networking , supporto alle startup e protezione della proprietà intellettuale.
Risorse che, sono state completamente assorbite dalle imprese nel giro di 12 mesi, a dimostrazione di quanto forte di stia facendo sentire la domanda di innovazione, se adeguatamente supportata da dall’accesso a competenze e tecnologie.
Cresce la domanda, cresce la struttura del Competence Center di Bi-Rex
Dal gennaio 2023, Bi-Rex ha assunto 16 nuove persone specializzate, portando il team a oltre 30 professionisti, e si arriva ad aggiungerne altri 10 se si conta il coinvolgimento più di 40 includendo consulenti e tirocinanti. Un potenziamento che ha portato all’apertura di una nuova sede a Palermo, in collaborazione con l’Università locale. Un nuovo centro strategico che avrà l’obiettivo di offrire servizi 4.0 a tariffe agevolate alle imprese del Sud Italia, rafforzando l’asse tra ricerca accademica e l’applicazione nel contesto industriale.
“Abbiamo dimostrato una buona capacità di spesa, esaurendo quanto ricevuto a maggio 2023 in poco più di 9 mesi – riprende Cattorini -. Confidiamo che il Ministero possa concederci ulteriori risorse per sostenere la nostra offerta di servizi e il finanziamento dei progetti di innovazione, migliorare le infrastrutture e investire sul talento e sul personale specializzato”.
In 3 si lavora meglio: industria, università e centri di competenza per il futuro digitale delle aziende di produzione
“Le aziende hanno sostenuto, autonomamente, il consorzio anche durante i periodi difficili come quello della pandemia – ricorda Bambi -, riconoscendo l’importanza di un confronto continuo dell’industria con centri di ricerca e accademici. Una triade che è fondamentale sia collaborativa per potere affrontare le sfide e cogliere le opportunità che la tecnologia porta con sé. L’obiettivo è lavorare in modo etico, preservando il pianeta e creando valore aggiunto nella sostenibilità ambientale e nella parità di genere”.