A leggere le motivazioni lo si potrebbe intendere come un ulteriore passo per favorire lo sviluppo dell’industry 4.0.
Quello fra Autodesk e Siemens, infatti, è un accordo per permettere ai produttori di ridurre i costi associati alla mancanza di interoperabilità tra le applicazioni software destinate allo sviluppo di prodotti e evitare possibili problemi di integrità dei dati.
Secondo i termini dell’accordo, riporta una nota, le divisioni delle due aziende che si occupano di software PLM lavoreranno a stretto contatto per garantire interoperabilità tra le rispettive offerte.
Con questa partnership i due leader del mercato del software CAD intendono quindi ottimizzare la condivisione dei dati e ridurre i costi nelle realtà con ambienti multi-CAD.
Oggi, infatti, i produttori devono proporre rapidamente prodotti di qualità, con costi minori e maggiore efficienza per il consumatore. Ma buona parte di loro opera in ambienti che comprendono più soluzioni di diversi fornitori CAD. Nascono quindi ambienti multi-CAD tra i dipartimenti o con i partner e la supply chain e l’interoperabilità tra i software diventa un aspetto critico per chi fa progettazione e ingegnerizzazione.
L’accordo fra Autodesk e Siemens va quindi proprio nella direzione di semplificare e ridurre i costi associati. Secondo i termini dell’accordo, le due aziende condivideranno toolkit e le applicazioni software end-user per creare e commercializzare prodotti interoperabili.
[…] Ulteriore passo verso l'industry 4.0: le due società hanno siglato un accordo per migliorare l’interoperabilità, ridurre i costi e ottimizzare la condivisione dei dati. […]
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