La startup bolognese V-GER, esperta in scansioni 3D, ha realizzato due studi sulle opere presenti nel Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli.
Per realizzare gli studi V-GER ha effettuato la scansione di due opere rappresentative dei manufatti presenti nel museo: il Piatto di Biagio Guariniello, esemplare seicentesco in argento dorato lavorato a sbalzo e rifinito a cesello, e una parte della Statua di Sant’Irene composta in argento e rame dorato. Sono due elementi con caratteristiche morfologiche, dimensionali e di dettaglio differenti, ed essendo articolati sono stati significativi ai fini dello studio.
L’alta riflettenza e l’elevata complessità hanno richiesto l’utilizzo degli scanner portatili 3D Creaform, Go!SCAN 20 e Go!SCAN 50. Gli scanner hanno un sistema ottico che permette di realizzare la scansione a colori, senza dover opacizzare gli oggetti. Hanno una accuratezza fino a 0,1 mm e una risoluzione variabile tra 0,1 e 2mm e consentono di generare un modello matematico rappresentativo dell’oggetto scansionato in tempo reale, senza elaborare il dato in lunghe operazioni.
Senza spostare il piatto lo staff di V-GER ha eseguito due scansioni: la prima in verticale su un supporto trasparente, la seconda in orizzontale su un ripiano. Il piatto ha le dimensioni di circa 60×30 centimetri e ha richiesto 10 minuti per la scansione completa; mentre la porzione rilevata di circa 1,5×1,5 metri della Statura di Sant’Irene, è stata rilevata in 20 minuti. Infine sono stati elaborati i dati matematici e applicate le caratteristiche cromatiche.