XJet ha portato la propria la tecnologia NanoParticle Jetting a stampare in 3D anche parti di ceramica.
Per la società israeliana partecipata dal fondo Catalyst Cel e dal fondo Spark con cui Autodesk finanzia le iniziative di additive manufacturing, l’uso della tecnologia a getto di nanoparticelle jetting anche per la ceramica permetterà di affrontare una più ampia gamma di applicazioni, come quelle dentali, medicali o per specifici usi industriali.
Dopo aver realizzato una testina di stampa a getto d’inchiostro che utilizza materiali metallici, ora quindi Xjet si sta orientando a sviluppare una gamma di fluidi differenti che possono essere sottoposti alla stessa tecnologia a getto.
Nel caso specifico della ceramica, la tecnologia a getto produce uno strato ultra-sottile di goccioline contenenti nanoparticelle ceramiche.
Queste sono depositati sul piatto di costruzione per la produzione di parti in ceramica con la facilità e la versatilità tipiche della stampa a getto d’inchiostro.
Parimenti, i fluidi XJet sono messi a disposizione in cartucce sigillate e possono essere facilmente caricate nella stampante in modo sicuro.
Il sistema si avvale di temperature estremamente elevate che consentono al rivestimento liquido posto intorno alle nanoparticelle ceramiche di evaporare.
Le parti realizzate in questo modo hanno le stesse proprietà meccaniche di quelle realizzate comn metodo tradizionale.
In aggiunta, osserva la società israeliana, la ceramica viene sottoposta a un processo agevole di sinterizzazione, dato che i supporti vengono rimossi con facilità, praticamente senza intervento manuale.