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Weerg aggiunge il colore ai servizi di stampa 3D

Per l’ampliamento in atto del reparto di stampa 3D di Weerg galeotto è stato il Mecspe.

Alla fiera dell’eccellenza del manufacturing italiano di Parma della scorsa fine di marzo, infatti, il ceo di Weerg Matteo Rigamonti c’era, non come espositore, ma come visitatore interessato.

Lo intervistammo e ci confermò due cose: che da imprenditore che deve fare investimenti il Mecspe gli piaceva, e che nel corso dell’anno avrebbe messo mano al reparto di stampa 3D per renderlo più ricco e performante.

Perché la stampa 3D piace alle aziende manifatturiere, e non solo quelle italiane, non c’è che dire: se il servizio è buono, spendono. «La stampa 3D è clamorosa – non esita a dirci Rigamonti, che abbiamo raggiunto al telefono per farci commentare la novità – ci fa fare grandi utili, che è giusto reinvestire per dare di più al cliente».

Con questo spirito Rigamonti ha provveduto quindi a potenziare il reparto stampa 3D di Weerg di Gardigiano affiancando alla batteria di sei stampanti 3D Hp Jet Fusion 4210 già installate e che lavorano a pieno regime, una stampante 3D Systems ProX SLS 6100. E una seconda è già stata opzionata.

Una macchina di formato più grande, caratterizzata da tempi di lavorazione («dipendono da cosa c’è nel build» spiega Rigamonti) che Weerg imparerà a coniugare al meglio per completare l’offerta di servizi.

Ma, ne è certo il patron di Weerg, una tecnologia senza se e senza ma: «adottando per primoi le Hp siamo stati attori di prima mossa e quindi, in un certo senso, anche cavie. Qui abbiamo una tecnologia trentennale, affidabile e performante. Il degno complemento alla nostra offerta industriale».

A scanso di equivoci, Rigamonti sottolinea che «la fiducia in Hp è sempre molto solida e infatti stiamo prendendo in considerazione anche le nuove attrezzature recentemente presentate».

Acquistata anche questa da 3DZ, che è distributore Elite di 3D Systems (in Italia Matteo Marcellini è il Channel Manager di 3D Systems), la stampante 3D Systems sarà operativa a Gardigiano (Venezia) entro fine giugno.

Basato sulla tecnologia di sinterizzazione laser selettiva (SLS), il sistema di stampa 3D ProX SLS 6100 è indicato per la produzione di parti funzionali e resistenti in nylon e permette di ottenere componenti di alta qualità al prezzo dei prototipi, con velocità di stampa elevata e un processo produttivo rapido.

E il nylon bianco si presta a essere colorato. Ossia a superare un limite: la colorazione dei pezzi stampati in grigio e nero.

«Nulla da rimproverare ad Hp – ci spiega Rigamonti – ma a noi serviva un sistema di colorazione industriale, sofisticato, capace di dare affidabilità cromatica, e di superare con una sola applicazione i limiti della colorazione di pezzi stampati in PA12 grigi o neri effettuata con cabina di verniciatura, operazioni spesso da ripetere quattro volte».

In un podcast registrato a Mecspe 2019 Matteo Rigamonti ci illustrò come avrebbe migliorato i servizi di stampa 3D e Cnc nel corso 2019

Effetto combo

La ProX SLS 6100 permetterà a Weerg di proporre ai clienti pezzi con finiture inedite grazie anche all’installazione di un sistema di colorazione industriale per materie plastiche stampate in 3D che Rigamonti ha scovato sempre grazie a 3DZ: DyeMansion DM60.

Si tratta di un sistema capace di applicare un’infinita gamma di colori a partire dalle 17 tonalità standard DyeMansion o dai colori RAL/Pantone, fino alla messa a punto di gradazioni personalizzate, per 300 pezzi alla volta.

Il processo di tintura è completamente automatizzato: i pezzi sono immersi nel colorante che penetra nella plastica tramite reazione chimica con risultati omogenei, duraturi e resistenti ai raggi UV.

«Funziona come una lavatrice» è la immaginifica chiosa di Rigamonti.

 

Spazio al tecnopolimero a colori

Altro plus del sistema industriale implementato da Weerg è la gamma di materiali ad alte prestazioni messi a punto da 3D Systems per ottimizzare le performance dalla sinterizzazione laser, come il DuraForm ProX HST Composite scelto da Weerg per la produzione con ProX SLS 6100.

Si tratta di un tecnopolimero fibrorinforzato che coniuga livelli di rigidità, forza e resistenza termica ed è particolarmente indicato per la realizzazione di componenti strutturali, alloggiamenti, involucri e coperture resistenti agli impatti e alle alte temperature, manopole, maniglie, maschere, infissi e componenti per l’automotive come interni e cruscotti.

La versatilità della soluzione permetterà a Weerg di integrare ulteriormente la produzione con l’introduzione, già prevista, degli altri materiali firmati 3D Systems senza necessità di effettuare ulteriori upgrade del sistema.

Offerta complementare

L’ingresso in produzione della tecnologia SLS spingerà ancora più in alto il fatturato della stampa 3D di Weerg?

«Si, sono molto fiducioso – conferma Rigamonti -. La nuova stampante abbinata al sistema di colorazione non sostituisce l’offerta di servizi effettuata con le sei HP, ma la integra. Diamo ai clienti nuovi materiali. Stampiamo senza supporti. Coloriamo. Risolviamo problemi pratici. Un’offerta complementare e destinata a durare».

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