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Weerg, l’obiettivo 2019 è il raddoppio di fatturato | Podcast

Automatizzare il flusso di lavoro, dare ai clienti pezzi con efficienza, togliere le limitazioni alle idee, “essere la easyjet dei service“: l’escalation degli obiettivi 2019 di Weerg è in queste parole, al solito efficaci, del suo fondatore, Matteo Rigamonti, che abbiamo raccolto a Mescpe 2019.

Weerg era a Mecspe non con una presenza diretta, ma con alcuni corner presso gli stand dei partner tecnologici.

E a Mecspe ci ha annunciato le novità che, partendo dal reparto produttivo, si declineranno in nuovi servizi per gli utenti della piattaforma.

Obiettivo per il 2019: raddoppiare il fatturato e proseguire nell’espansione oltreconfine, con un export che ad oggi rappresenta già il 60% del giro d’affari.

Matteo Rigamonti a Mecspe si è sentito “come un bambino in un negozio di caramelle, con un sacco di voglie”, a sottolineare l’istinto contunuo verso il potenziamento della capacità produttiva e l’implementazione di macchinari innovativi destinati a creare finiture inedite per il 3D e lavorazioni specialiper il CNC, come l’anodizzazione in nero e argento.

Sono tanti gli upgrade attualmente in fase di attuazione presso il nuovo sito produttivo di Weerg a Gardigiano, a pieno regime dal mese di marzo.

A partire dal preventivatore online, strumento che verrà a breve ulteriormente perfezionato con nuove funzioni che permetteranno all’utente di sapere in tempo reale quali parti del pezzo da realizzare costano di più, così da poter ottimizzare il progetto prima di passare all’ordine.

Si tratta di un software proprietario su cui Weerg sta lavorando da tempo, puntando su sistemi di autoapprendimento che affinano costantemente le quotazioni di volta in volta in base ai reali tempi richiesti dalle lavorazioni già effettuate.

Nella nuova sede è già operativa la prima linea di 5 Hermle C42U in full automation orchestrata da un robot e supervisionata da un unico operatore. Entro il prossimo giugno verrà installata la seconda automazione per gli altri 5 centri di lavoro Hermle a 5 assi in continuo già operativi.

Tutto il processo è ulteriormente ottimizzato dalla capacità delle macchine di essere autopulenti, garantendo produttività h24 e una fluidità straordinaria. “È la prima automazione di questo calibro in Italia e sicuramente stiamo creando un flusso di lavoro molto complesso che attualmente non esiste e che sarà ben difficile replicare”, commenta Rigamonti. “Per questo il processo richiede del tempo, non possiamo ispirarci a qualcosa già fatto da altri, ma solo innovare”.

PODCAST
Il fondatore di Weerg, Matteo Rigamonti, ci spiega come migliorerà i servizi di stampa 3D e Cnc nel 2019

 

Sul fronte della stampa 3D Weerg sta registrando una crescita verticale con tirature che toccano le migliaia di pezzi.

Quello di Rigamonti è stato il primo service italiano a credere nella stampa 3D di Hp. Ora ha sei macchine Hp, per le quali ha migliorato il sistema di colorazione (per andare oltre il grigio naturale e i due neri di Hp): «Un business che genera quasi la metà del fatturato e nel quale negli ultimi mesi l’estero ha superato Italia: siamo a 60 e 40. Dopo due anni le macchine Hp sono pienamente redditizie».

Anche altri service hanno le Hp? «Significa che c’è più mercato per tutti. E funzionano bene. Noi abbiamo 4 persone nel reparto 3D, specializzate, hanno fatto i corsi al Fablab di Marghera».

La clientela di Weerg oggi è costituita principalmente da progettisti e operatori dei reparti Ricerca & Sviluppo e qualche amatore agevolato dalla facilità di utilizzo dei software.

Per il CNC è diverso: «la musica non dipende dal violino, ma dal suonatore. Difficile copiare il nostro modello. Abbiamo 8 persone nel Cnc. Con l’avvento dell’automazione la manualità cala e va gestita».

Un servizio che Weerg già offre in qualità di terzista a officine che non dispongono dei sistemi a 5 assi, a chi è in ritardo sulle consegne e ad aziende che sempre di più trovano nella piattaforma online un sistema alternativo e molto più efficiente rispetto ai canali tradizionali.

«Il nostro obiettivo è un totale cambio del paradigma delle lavorazioni CNC. Quando avremo raggiunto il fine tuning e il flusso sarà a regime, potremo proporci al mercato con tempi e costi dimezzati».

Una considerazione che spinge Rigamonti a dire: «Vogliamo essere la easyjet dei service».

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