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Wasp partecipa al progetto europeo Carmof

L’italiana Wasp partecipa a Horizon 2020, il programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione: è uno dei 15 partner di 9 diversi paesi coinvolti nel progetto Carmof.

Il progetto quadriennale Carmof, iniziato nel gennaio 2018 con un budget totale di circa 6 milioni di euro, sviluppa tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) per un’effettiva riduzione dei costi e delle emissioni di CO2.

Nel contesto del progetto Carmof partner industriali e accademici europei progettano materiali che assorbono CO2 su nanoscala (come nanotubi di carbonio, strutture organiche metalliche) e poi utilizzare una stampante 3D per realizzare membrane.

L’obiettivo del progetto è quello di avere un livello tecnologico superiore da utilizzare come dimostrazione in impianti industriali.

Recentermente si è tenuta una riunione dei partner di progetto (presso il centro di ricerca belga Vito di Mol l’11-12 giugno 2019) per discutere lo stato di avanzamento del progetto e l’ulteriore pianificazione.

Il primo periodo si è concentrato sullo sviluppo (ibrido) di sorbenti solidi per la cattura di CO2: strutture metallo-organiche funzionalizzate (MOF, Metal–Organic Frameworks), nanotubi di carbonio a pareti multiple (MWCNT, Multi Walled Carbon nanotubes) e ossido di grafene ridotto (rGO) combinati con un polimero.

Le formulazioni preliminari di paste composite da stampa 3D hanno dato risultati promettenti sulla capacità di assorbimento di CO2.

I percorsi di diffusione attraverso il composito sono creati dalla presenza dei MWCNT. Si ritiene che consenta il trasporto del gas verso i siti attivi di adsorbimento di CO2.

Altre combinazioni di materiali sono in fase di ulteriore esplorazione e stampa 3D.

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