Wasp Top Dlp è la nuova stampante 3D a tecnologia Dlp che punta a dare vantaggi in termini di economicità e pulizia della proiezione dall’alto e di precisione della proiezione dal basso. Il prodotto verrà rilasciato nei prossimi mesi e sarà presentata in anteprima alla Maker Faire di Roma dal 16 al 18 ottobre.
A Massa Lombarda avevano iniziato a lavorare al progetto tre anni fa, affrontando il classico problema della Dlp, ossia l’adesione del pezzo al piano di proiezione anziché a quello di stampa. Il fatto ne aveva temporaneamente bloccato l’avanzamento, riavviato pochi mesi fa, con una soluzione innovativa.
Nella Top Dlp, infatti, l’immagine proveniente da un videoproiettore ad alta definizione viene rivolta sul lato inferiore di una pellicola immersa all’interno di un liquido fotosensibile.
Il piano di stampa è appoggiato alla pellicola, che, allontanandosi in modo sincronizzato alla proiezione, determina la crescita stratificata di una stampa 3D ad alta definizione.
Questo stratagemma risolve il problema del difficile distacco del pezzo dal piano di proiezione e garantisce il successo di stampa. Una volta terminata l’operazione un apposito tappo a tenuta stagna chiude la vaschetta, risolvendo i problemi di pulizia.
Come funziona il Dlp
Un videoproiettore ad alta definizione realizza un’immagine di 10 cm e raggiunge una precisione di 0,08 mm. L’immagine può essere proiettata dall’alto e dal basso: proiettandola da sopra su un piano che lentamente si abbassa, si ottiene una stampante 3D economica.
Perché allora i produttori di stampanti si sono sempre orientati a proiettare dal basso? Per via della capillarità, fa sapere Wasp in una nota, ossia dall‘insieme di fenomeni dovuti alle interazioni fra le molecole di un liquido e un solido.
Il comportamento dei fluidi su di un pezzo con forme complesse genera quindi errori nella realizzazione della stampa con proiezione dall’alto. Per approcci hobbistici l’errore è accettabile, non nel caso professionale. Per questa la ragione tutti i produttori di apparati professionali si sono concentrati sulla proiezione dal basso: si proietta l’immagine sul fondo di un contenitore trasparente; dopo averlo reso antiaderente, si appoggia un piano di stampa al fondo e si solleva il piano, vedendo crescere il pezzo.
Per farlo occorre una superficie anti-adesiva, che è il fondo del contenitore della resina, in genere uno strato di silicone trasparente, che genera a propria volt il problema dell’adesione del pezzo allo strato, per via dell’effetto ventosa: con l’usura il fondo si attacca al pezzo.
Pertanto per Wasp la tecnologia Dlp dal basso ha un’alta percentuale di fallimento dovuta al fatto che i pezzi restano attaccati al piano di proiezione e non al piano di stampa. Per stampanti di bassa qualità le percentuali di fallimento possono raggiungere il 50 % delle prove.
Cosa ha fatto Wasp
Tre anni fa Wasp provò a utilizzare una pellicola in teflon al posto del silicone, ma con l’utilizzo la pellicola faceva grinze, si strappava e il liquido fuoriusciva con danni alla stampante.
Qualche mese fa, invece, ha usato l’immagine di una pellicola immersa in un liquido dall’alto solo nel suo lato esterno. Cosa che ha consentito di unire i vantaggi della proiezione dall’alto a quelli di precisione della proiezione dal basso.
E dopo aver risolto i problemi di distacco del pezzo dal piano di stampa e di pulizia della vaschetta, a Massa Lombarda hanno dotato la nuova stampante anche di un sistema per filtrare i vapori che si sprigionano dalle resine.