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I cinque trend che trasformeranno l’industria automobilistica

DXC Technology, una delle principali società di servizi IT globali Fortune 500, ha previsto cinque modi in cui l’industria automobilistica rimodellerà il nostro rapporto con le auto nei prossimi cinque anni.

Il passaggio ai veicoli software-defined sta ridefinendo ogni aspetto dell’industria automobilistica, dal modo in cui le auto vengono progettate, a quello in cui vengono prodotte, fino al modo in cui le utilizziamo e le ripariamo. In particolare, sta cambiando il rapporto dell’utente con il ricco ecosistema di partner e servizi che compongono l’industria automobilistica.

DXC e Luxoft (una società di DXC), specializzate nel software automobilistico e nei modelli di business platform-driven, hanno registrato un’accelerazione di questi cinque trend.

1. Il software dell’auto sarà importante quanto il logo

Le auto di domani saranno veicoli software-defined (SDV), con caratteristiche e funzioni controllate dal software.

Gli SDV saranno conosciuti più per la loro user experience che per le loro caratteristiche fisiche. Il software creerà una connessione diretta tra la casa automobilistica e il cliente, consentendo alle aziende automotive di essere platform-driven e fornire servizi personalizzati ai clienti senza soluzione di continuità attraverso i loro veicoli”, ha dichiarato Giuseppe Marengon, Manufacturing and Automotive Practice Leader di DXC Technology Italia.

Questo scambio di dati non sarà limitato a una singola auto e al suo produttore. I “Crowd data” provenienti da milioni di veicoli possono essere utilizzati per fornire servizi di mobilità più intelligenti in un intero ecosistema automobilistico. Ad esempio, Gaia-X 4 Future Mobility è un’iniziativa europea per consentire una stretta interconnessione tra utenti, fornitori di servizi, produttori e fornitori di automobili. Le applicazioni che deriveranno da questo ampio scambio di dati comprendono infrastrutture di traffico intelligenti, gestione del ciclo di vita dei veicoli e digital twin per veicoli autonomi.

2. L’auto si rinnoverà da sola e offrirà servizi on-demand

Con le auto sempre più software-defined e connesse al web, aumenterà la loro capacità di auto-ripararsi, auto-rinnovarsi e auto-aggiornarsi.

Il software del nostro telefono viene aggiornato regolarmente, aggiungendo nuove funzioni, scaricando applicazioni, aggiornamenti e patch di sicurezza per risolvere problemi e rendere sempre più utili i nostri dispositivi. L’auto ha ancora un po’ di strada da fare prima di diventare dinamica e interattiva come il nostro telefono, ma è chiaro che stiamo assistendo a un’evoluzione simile”, ha commentato Giuseppe Marengon.

La maggior parte delle case automobilistiche nel mondo sta già sperimentando servizi on-demand che vengono forniti agli utenti sotto forma di software. BMW fornisce aggiornamenti scaricabili tramite l’app My BMW o la scheda SIM integrata nel veicolo. Volvo offre ai clienti aggiornamenti software “Over The Air (OTA)” inviati direttamente ai suoi veicoli.

Alcune case automobilistiche stanno cercando di monetizzare gli aggiornamenti software. In una recente intervista a Bloomberg, il CEO di CARIAD, l’azienda di software automotive del Gruppo Volkswagen, ha persino suggerito che un obiettivo potrebbe essere la guida autonoma offerta a pagamento.

3. Per la Generazione Z, possedere un’auto potrebbe appartenere al passato

Il modo in cui viviamo e lavoriamo sta cambiando. Il lavoro ibrido riduce la necessità per molti dipendenti di spostarsi in auto ogni giorno. Molti giovani desiderano la comodità di un’auto, ma non il modello tradizionale di proprietà, tipicamente costoso, che richiede molte responsabilità ed è poco flessibile. Un approccio diverso alla mobilità consiste nel pagare un veicolo solo quando se ne ha bisogno, magari attraverso un servizio di noleggio in abbonamento, car-sharing o peer-to-peer. Con le loro caratteristiche on-demand e controllo remoto, gli SDV si prestano a questo tipo di servizio.

Diverse case automobilistiche stanno sperimentando modelli di abbonamento, tra cui Audi, Lexus, Nissan, Porsche e Volvo. Anche molte terze parti offrono servizi di abbonamento, tra cui le società di autonoleggio per le quali si tratta di un’estensione logica dei servizi esistenti. Le start-up come Borrow hanno intenzione di concentrarsi sugli abbonamenti per i veicoli elettrici.

Un esempio innovativo di modello di abbonamento alla mobilità mista è GetTransfer.com, che offre ai clienti molti servizi di noleggio e transfer tra auto, elicotteri e aerei.

4. La vostra auto prenderà un appuntamento con un’officina prima che vi accorgiate di avere un problema

Grazie all’IoT, la connettività integrata nelle auto verrà utilizzata per trasmettere una diagnosi del veicolo in tempo reale, che verrà utilizzata per pianificare programmi di manutenzione predittiva sempre più sofisticati”, spiega Giuseppe Marengon, Manufacturing and Automotive Practice Leader di DXC Technology Italia

Il feedback fornito dalle analisi avanzate sostenute dall’intelligenza artificiale consentirà all’auto di segnalare i problemi imminenti all’officina, al concessionario o direttamente al produttore. Le diagnosi saranno condivise con i meccanici in anticipo, in modo che possano ordinare i componenti necessari. Questa tecnologia toglierà al conducente una parte della responsabilità di individuare i problemi di manutenzione dell’auto, migliorando al contempo la sicurezza stradale.

Ad esempio, il produttore statunitense di auto elettriche Rivian, che offre un servizio di assistenza a domicilio, afferma di essere in grado di eseguire “una diagnostica completa da remoto attraverso la nostra piattaforma per veicoli connessi. La maggior parte dei problemi può essere identificata in modo proattivo, grazie alla nostra suite di sensori di bordo e agli algoritmi predittivi associati. Spesso possiamo avvisare l’utente prima ancora che percepisca un problema”.

5. Il vostro futuro veicolo elettrico potrebbe essere alimentato a idrogeno

A livello mondiale le vendite di veicoli elettrici (EV) stanno aumentando. In Cina, il più grande mercato automobilistico del mondo, i veicoli elettrici rappresentano già il 21% del mercato. Secondo la società di consulenza AutoForecast Solutions, entro il 2029 i veicoli elettrici potrebbero rappresentare un terzo del mercato nordamericano e circa il 26% dei veicoli prodotti nel mondo.

Tuttavia, l’aumento del costo delle batterie delle auto elettriche, i lunghi tempi di attesa per le auto e i pezzi di ricambio e i problemi legati allo sviluppo delle infrastrutture di ricarica in linea con la crescente domanda ne stanno già influenzando l’adozione. In molte città del mondo, gli automobilisti devono aspettare più di un’ora per ricaricare il proprio veicolo presso i punti di ricarica pubblici.

Grazie alle loro capacità di ottimizzazione energetica e di smart routing, gli SDV possono mitigare molti di questi problemi; tuttavia, è in corso la caccia a valide alternative di carburante per alimentarli. Il DLR Institute for Vehicle Concepts di Stoccarda ha già sperimentato una cella a combustibile a idrogeno per automobili. I primi test dimostrano che con una capacità del serbatoio di 6,3 kg di idrogeno, un veicolo può generare circa 100 kWh di elettricità. Ciò equivale a circa il consumo medio mensile di una famiglia composta da una sola persona. Man mano che i veicoli diventano sempre più software-defined, DXC Technology prevede un ulteriore sviluppo di fonti di carburante alternative in tutto il settore automotive, dalle auto ai camion.

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