Nei giorni scorsi Zare ha ricevuto la visita degli studenti del Master Degree in Ingegneria Aerospaziale dell’Università di Bologna.
Il percorso porta gli studenti a costruire le competenze utili ad affacciarsi nel settore dell’industria aerospaziale e della ricerca sulle tecnologie più innovative.
Per la dottoressa Sara Bagassi, ricercatrice del Dipartimento di Ingegneria Industriale e coordinatrice dell’evento, la visita dello stabilimento produttivo di Zare è stata una grande opportunità per gli studenti, che hanno potuto conoscere e toccare con mano gli impianti di produzione additiva più all’avanguardia presenti sul mercato.
La visita di fine anno è stata anche occasione per fare il punto sulle attività di Zare nel corso dell’anno.
Un anno di cambiamento per la produzione additiva
Il 2016 è stato un anno di forte cambiamento per Zare e per tutto il settore della produzione additiva industriale.
La realtà reggiana ha completato e inaugurato la nuova sede, maggiormente adatta ad accogliere i clienti e per discutere con loro i loro progetti del futuro.
Ha anche ampliato in modo significativo il parco macchine con una forte attenzione alla tecnolgia di sinterizzazione del metallo: l’ingresso della XLine 2000R è stato un passo importante per quei clienti che manifestano esigenze ad alta complessità.
La società ha consolidato la profonda alleanza che la lega al Gruppo CRP sia per la produzione di pezzi definitivi in Windform, il più performante dei materiali caricati fibra di carbonio, sia con la divisione CRP Meccanica, complementare per le attività di additive manufacturing con il metallo.
Complessivamente, per Zare il settore è in fortissima crescita e si avverte la tendenza all’industrializzazione di impianti a processi, con l’additive manufacturing avviato a diventare un tassello centrale dell’innovazione produttiva in ottica di Industria 4.0.