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Stampa 3D: quando il materiale è la carta

Iris di Mcor Technologies, una stampante 3D decisamente innovativa  – Per realizzare i modelli usa normali risme di carta in formato A4 o letter.

Modelli 3D stampati con Iris Mcor, printer che usa la normale carta in formato A4.
Modelli 3D stampati con Iris Mcor, stampante che usa la normale carta in formato A4.

Nel mondo delle stampanti 3D la Iris di Mcor Technologies distribuita in Italia da Easy3D srl con Ethesis srl come rivenditore per la Lombardia, è sicuramente la più originale quanto a tecnologia e a materiali impiegati.

L’azienda irlandese Mcor Technologies, grazie ad accordi come quello stipulato con il distributore italiano, ha incrementato gli utilizzatori del 950% dal luglio 2012 all’aprile 2013 (ultimo dato disponibile), con una crescita di fatturato del 544% nello stesso periodo, come ha affermato Conor MacCormack, CEO di Mcor.

Iris di Mcor Technologies
Iris di Mcor Technologies

La stampante

Come accennato Iris impiega normali fogli di carta in formato A4 o letter per “sfornare” modelli 3D complessi e con texture sino a un milione di colori. In pratica i singoli fogli vengono tagliati e incollati gli uni sugli altri mediante una tecnologia chiamata Selective Deposition Lamination (SDL). Una tecnologia che tra l’altro può essere tranquillamente definita ecosostenibile, dal momento che ci vuole molta meno energia a tagliare la carta rispetto a quella necessaria, ad esempio, per fondere la plastica, nel caso della sinterizzazione laser. Iris può tra l’altro usare senza problemi carta riciclata. La risoluzione di stampa non è male, anche se ci sono tecnologie con una maggiore definizione: un centinaio di micron, comparabile con quella delle stampanti a deposizione fusa (FDM).

L’intervista

Abbiamo parlato di questa macchina, dell’accordo di distribuzione siglato con Mcor Technologies e delle prime reazioni del mercato italiano (con particolare riferimento a quello delle arti grafiche) con Carlo Tessera, responsabile vendite per l’Italia di Mcor Iris.

3D Printing Magazine: Lo scorso aprile, durante un open day di Macchingraf, avete annunciato la distribuzione in Italia della stampante 3D di Mcor, l’unica che usa la carta comune come supporto. A distanza di quasi un anno può fare un bilancio dell’accoglienza di questo prodotto da parte del mercato italiano?

Carlo Tessera: Siamo attivi sul mercato italiano da settembre e abbiamo in pochi mesi ricevuto richieste di informazioni da molti potenziali clienti. Abbiamo la possibilità di far vedere la stampante presso Macchingraf (in molti hanno visto in funzione la macchina). La risposta è fantastica perché ci da la possibilità di spaziare e arrivare a settori mai visitati prima, quindi una visibilità completamente diversa dalla nostra tradizionale che è quella delle arti grafiche. Siamo certi che nei prossimi 12 mesi il mercato diventerà sempre più importante, anche se sappiamo che dovremo competere con aziende che operano in questo settore da molti anni. Le previsioni mondiali di questo settore parlano molto chiaro.

Al di là di questa distribuzione, parliamo della possibile adozione della Stampa 3D nell’ambito delle arti grafiche. Ci sono aziende che si occupano di stampa commerciale che sono ottimamente strutturate, anche per la stampa online. Sono quasi tutte in crisi per la riduzione dei volumi di stampa e sono alla ricerca di nuovi modelli di business. L’offerta di servizi di stampa 3D potrebbe essere una via di uscita, secondo voi, per le arti grafiche?

Potrebbe essere una delle vie di uscita, attraverso la rete per chi opera con la propria azienda on-line o per chi decide di fornire al cliente un servizio di prototipazione prima di arrivare alla stampa del prodotto reale. Ad esempio il cliente ordina allo stampatore packaging una scatola o qualsiasi altro prodotto stampabile e lo stampatore, prima di andare in produzione, può eseguire packaging tridimensionale per far vedere come verrà realmente il prodotto stampato. Le attrezzature che si utilizzano sono di tipologie diverse, ma noi pensiamo di avere un tecnologia nuova e soprattutto ecologica. Siamo in grado attraverso la Iris Mcor di stampare oggetti a colori con le relative sfumature, e non solo monocromatiche, e con un certo peso specifico. Per quanto riguarda il mercato delle Arti Grafiche, oggi il cliente non è ancora arrivato a questa tecnologia, ma stiamo cercando di informare la nostra clientela per poter dare al cliente un’alternativa e uno strumento e una possibilità per esplorare mondi/mercati mai analizzati.

Pensate di allargare la vostra offerta 3D agli stampatori anche con altre distribuzioni di macchine per la stampa tridimensionale che non usano specificatamente la carta?

 In questo momento pensiamo soprattutto a capire bene i meccanismi del mercato per poter offrire la macchina nel modo corretto. Scuramente dovremo pensare a ampliare il servizio tecnico con strumenti non solo legati alla parte di stampa, ma trovare sul mercato una serie di prodotti legati al mondo 3D, come il software e le App ad esempio, per poter completare l’offerta.

© Tecniche Nuove

 

 

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