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Stampa 3D: intervista a Cristian Parmeggiani di 3DZ

3DZ è specializzata nell’introduzione della stampa 3D nelle imprese, nonché nella vendita di stampanti e scanner 3D. Fondata nel 2010, ha sede a Castelfranco Veneto, nel Trevigiano. Ha raggiunto una dimensione globale con 16 filiali tra Italia, Europa e Middle East. Ha 4.300 clienti, con oltre 2.600 stampanti 3D installate, oltre a scanner e software 3D.

Abbiamo intervistato Cristian Parmeggiani, direttore vendite per l’Italia di 3DZ.

LE INTERVISTE DI 01FACTORY –  STAMPA 3D

01factory analizza il mercato della manifattura additiva intervistando i protagonisti di questo comparto che sta crescendo in maniera estremamente veloce. Un tassello fondamentale della produzione additiva è rappresentato dai distributori di hardware e di software per la produzione e la prototipazione rapida, che spesso sono strutturati anche per fornire servizi completi di consulenza alle aziende che vogliono integrare nel proprio flusso la stampa 3D.

Come siete strutturati e qual è la vostra proposta per le aziende manifatturiere italiane?

Cristian Parmeggiani - 3DZ
Cristian Parmeggiani

Siamo specializzati nella vendita di stampanti e scanner 3D. Si tratta di prodotti molto tecnici, per questo il gruppo, che oggi si basa su un centinaio di dipendenti, ha come fiore all’occhiello la professionalità dei suoi 33 tecnici specializzati nella gestione di stampanti 3D che operano nel territorio e nei più svariati settori: industriale, meccanico, aerospaziale, automotive, beni culturali, formazione, dentale, medicale e gioielleria.

L’headquarter si sviluppa su due piani dove le ultime tecnologie in ambito di stampanti 3D sono ospitate su 2.500 metri quadri, una sorta di enorme laboratorio digitale dove si possono vedere all’opera le ultime stampanti 3D prodotte nel mondo, da quelle di dimensioni desktop a quelle che hanno quasi le misure di un’automobile.

Le stampanti 3DZ sono certificate 4.0, 3DZ offre un percorso di digitalizzazione 4.0 aiutando le aziende ad introdurre la stampa 3D all’interno del proprio processo produttivo e di ricerca e sviluppo.

La vostra offerta complessiva comprende la rivendita o distribuzione di stampanti, software e strumenti di scansione dei marchi 3D Systems, Markforged, Formlabs, Nexa 3D, Artec 3D, Materialise e Geomagic, vero?

Esatto. In sintesi, noi vogliamo proporre le tecnologie di stampa 3D che più possono essere utili alle aziende, quindi abbiamo selezionato una serie di partner, tutti produttori di alta qualità e solidi, con macchinari di affidabilità testata, e con soluzioni differenti in termini di tecnologia di stampa, materiali e livello di prezzo. Alle stampanti abbiamo poi aggiunto software e sistemi di scansione in modo da fornire un ecosistema digitale completo, e di recente anche una soluzione per la post lavorazione nella gioielleria. Tra questi:

Markforged: produttore di stampanti industriali estremamente affidabili. Il particolare software, la precisione delle stampanti, la resistenza dei materiali rendono rapido ed efficiente il passaggio dalla progettazione alla realizzazione di parti industriali customizzate e al 100% funzionali. Il materiale di base (Nylon e Onyx) può essere rinforzato con fibre continue di carbonio, vetro, kevlar e Ultem. Sia la serie desktop sia quella industrial sono di facile gestione, e sono la scelta ideale per realizzare attrezzature di produzione.

3D Systems: il fondatore della stampa 3D e leader mondiale in questo settore offre soluzioni per applicazioni avanzate di prototipazione e di produzione nei più svariati mercati, dall’industria al medicale, dal dentale all’aerospaziale, dall’automotive ai beni durevoli. Da segnalare le stampanti per la gioielleria a resina e a cera, che si integrano perfettamente con i tradizionali processi di fusione a cera persa.

Formlabs: è il produttore che ha reso la stampa 3D industriale accessibile a tutti, con soluzioni intuitive, affidabili e scalabili in base alle proprie esigenze, per realizzare parti precise, con finitura superficiale eccellente e in un’ampia gamma di materiali.

Nexa 3D: la stampante super veloce con area di stampa xxl. L’ampia gamma di materiali di stampa realizzata in collaborazione con importanti aziende chimiche come Henkel e Basf permettono di stampare parti utilizzabili per le più svariate applicazioni.

Artec 3D offre una gamma di scanner 3D adatta ad ogni esigenza. I prodotti Artec scansionano con alta precisione e rendono l’acquisizione dei dati semplice e veloce.

Oqton con il software Geomagic, leader mondiale nel settore della gestione ed elaborazione di dati da scansione. Presenta differenti soluzioni adatte alle necessità dell’utilizzatore finale, sia esso per un utilizzo meccanico di precisione sia per un utilizzo artistico o grafico.

Materialise dispone di una vasta gamma di soluzioni software che permettono alle aziende operanti in un ampio ventaglio di settori, tra i quali sanità, automobilistico e aerospaziale, arte e design e prodotti di largo consumo, di creare applicazioni innovative per la stampa 3D.

3DZ

In quali modi si concretizza il vostro contributo alle aziende dal punto di vista consulenziale, della formazione e dell’assistenza?

La nostra metodologia di lavoro parte da un’accurata analisi delle esigenze dell’azienda per fare innanzitutto una verifica sull’applicabilità della stampa 3D e sulla sua convenienza; vengono analizzati i tempi e i costi di realizzazione del prodotto e di fornitura dell’attrezzatura.

Quindi viene studiata e proposta la tecnologia additiva più adeguata e il materiale corretto, anche con l’intervento degli Application Engineer 3DZ, tecnici specializzati nell’utilizzo delle varie macchine e nei materiali. Il cliente poi può venire a vedere la macchina nei nostri showroom nelle varie sedi e nell’headquarter di Castelfranco Veneto, così da verificare di persona gli aspetti tecnici, le misure, le potenzialità.

Poi si procede ad effettuare un test fisico dell’applicazione ovvero realizzare un benchmark e si fa uno studio finanziario per la fornitura della soluzione identificata.

Una volta acquistata, i tecnici 3DZ installano la stampante e fanno un training sull’utilizzo della macchina o dello scanner. Nei mesi successivi viene fatto anche un affiancamento nelle attività di stampa da parte dei nostri Application Engineer.

Alle aziende clienti viene garantita l’assistenza tecnica con un servizio di help desk e l’intervento in loco grazie ad un team di tecnici certificati capillare in Italia. E la possibilità di partecipare a 3DZ Academy, una serie di corsi molto approfonditi sulle specifiche tecnologie, sia multi azienda sia one to one presso la sede del cliente.

3DZ

Ci può parlare più in dettaglio delle stampanti 3D che compongono la vostra proposta e i relativi mercati?

Come mercati, serviamo praticamente tutti i settori, con particolare focus su quelli industriali, soprattutto meccanica, automazione, automotive e aerospaziale, a cui si aggiungono il settore dei beni culturali, l’educational e il medicale. E poi siamo specializzati nella gioielleria, il primo settore da cui siamo partiti.

Le applicazioni sono fondamentalmente di tyre tipi: la prototipazione, dove oggi la stampa 3D è uno strumento consolidato, la realizzazione di attrezzature per la produzione come dime, posaggi, mani di presa, e la produzione vera e propria di pezzi finali in diversi volumi.

Copriamo le principali tecnologie di stampa 3D, dalla stampa a filo ma con rinforzo in fibra continua (CFR) alla stereolitografia (SLA), che si contraddistingue per la precisione di dettaglio, e alla tecnologia DLP, in cui la resina viene polimerizzata da un proiettore di luce. Abbiamo diverse soluzioni di sinterizzazione laser selettiva della polvere (SLS), ideali per la produzione di pezzi con geometrie complesse, e poi la tecnologia MJP, per parti, modelli e stampi con dettagli altamente particolareggiati in resina o in cera fondibili, in particolare per la gioielleria. Disponiamo poi di diverse tecnologie di stampa 3D per materiali metallici, sia a filamento, sia a letto di polvere.

E per quanto riguarda i materiali?

A questa proposta di tecnologie associamo un’ampia gamma di materiali di stampa specifici per ogni tipo di applicazione. Oltre ai termoplastici come ABS, Pa11, Pa12, il cui uso nella manifattura additiva è molto diffuso per la versatilità ed i costi accessibili, proponiamo la possibilità di rinforzarli con fibre di carbonio, vetro, kevlar e ottenere pezzi particolarmente resistenti. Abbiamo poi i tecnopolimeri, una categoria di materiali dalle proprietà chimico-fisiche molto elevate, spesso utilizzati in sostituzione alle leghe metalliche proprio per le loro caratteristiche meccaniche, termiche e di resistività chimica, come l’Ultem, l’Onyx (PA caricato con microparticelle di carbonio) e altri materiali corredati di certificazioni V0 e di antistaticità ESD.

Ma disponiamo anche di supermateriali adatti a settori come l’aerospaziale, l’automotive e il medicale in cui i volumi di produzione sono ridotti ma i pezzi devono rispondere a certificazioni e requisiti stringenti: tra questi le superleghe di Nichel (Inconel 625 e 718) e i materiali polimerici con resistenza chimica e termica elevatissime (Rigid 10K, xPeek e Hi-Temp 300).

Parlando di produzione indiretta non si può non pensare alla categoria dei materiali fondibili, che consentono di ottenere con facilità e precisione particolari con forme lineari o caratterizzati da geometrie complesse, di difficile realizzazione con i metodi di produzione tradizionale. Per applicazioni di gioielleria e per il mondo della fusione a cera persa in generale alcuni esempi sono Figure 4 JCAST-GRN 10, Accura Fidelity, VisiJet Wax Jewel Red e Castable Wax. Infine i materiali metallici e le leghe: per la realizzazione di piccoli lotti di produzione o parti speciali, con richieste di prestazioni meccaniche o certificazioni medicali, disponiamo di acciai alto legati (17-4 Ph, acciai maragin), leghe di titanio e cromo-cobalto, superleghe di Nichel (Inconel 625 e 718) e rame.

Quali sono i sistemi e le tecnologie di stampa 3D che potete offrire?

Per quanto riguarda le stampanti, quelle con tecnologia CFR di Markforged si suddividono in serie Desktop, come Mark Two, la migliore desktop per attrezzature meccaniche rinforzate in carbonio, vetro e kevlar, e la serie Industrial, come X7, l’unico sistema di stampa per attrezzature che fornisce un report di misura, o ancora FX20, la stampante per la produzione di parti di grandi dimensioni ad altissima resistenza, anche con materiali come Ultem. Di Markforged anche Metal X, la soluzione completa per la stampa 3D a metallo senza l’utilizzo di polveri.

Per la tecnologia SLA da segnalare Figure 4 Modular di 3D Systems, la soluzione da produzione a moduli che cresce con l’attività delle aziende, ideale per preserie, e la versione Figure 4 Standalone, estremamente flessibile, con un’ampia gamma di materiali specifici. Formlabs propone soluzioni alla portata come Form 3+, con tecnologia Low Force Stereolithography (LFS)™, con cui è possibile ottenere affidabilità, qualità ed un’incredibile finitura superficiale. Form 3L è la sorella maggiore con un volume di stampa 5 volte superiore e un laser due volte più potente.

La tecnologia LSPc della NXE 400 di Nexa 3D permette di passare dalla prototipazione alla produzione di parti ad uso finale in poche ore. E grazie all’ampia gamma di materiali, sviluppati insieme a colossi della chimica come Henkel, Loctite e Basf, i campi di applicazione sono molto vasti.

La tecnologia SLS è quella che meglio si presta per la produzione vera e propria con la stampa 3D. In 3DZ proponiamo due soluzioni: Fuse 1+ 30W, più compatta, veloce, con un ottimo rapporto qualità prezzo, e SLS 380, la nuova stampante industriale ad alta produttività di 3D Systems, per parti durevoli, resistenti agli urti e alle alte temperature.

Infine, due proposte per il settore della gioielleria, sempre targate 3D Systems: Figure 4 Jewelry, stampante a resina veloce e precisa, per realizzare forme impossibili con i metodi tradizionali e la novità MJP 2500W Plus, la stampante a cera che, grazie al layer di stampa di soli 8 micron permette di accorciare i tempi necessari per la rifinitura del pezzo.

Ci può parlare più in dettaglio dei software per produzione additiva che compongono la vostra proposta?

Geomagic Control X  è un software professionale di ispezione dimensionale e controllo qualità 3D che consente di acquisire ed elaborare i dati da scanner 3D e altri dispositivi portatili per misurare, comprendere e comunicare i risultati delle ispezioni per garantire la qualità ovunque.

Geomagic Design X è un ambiente di reverse engineering che permette al progettista di convertire dati di scansioni 3D in modelli CAD solidi, con funzionalità parametriche in grado di editare e rimodificare i modelli solidi rendendoli compatibili con tutti i sofware CAD in commercio

Magics di Materialise semplifica la preparazione di dati e stampe con un’unica soluzione che include strumenti sia CAD che mesh. È un valido strumento per chi vuole avere un controllo preciso sul proprio flusso di lavoro o applicare miglioramenti rapidi e ottimizzati con pochi clic.

Stiamo poi per lanciare un nuovo software di Oqton, sviluppato con la collaborazione degli esperti 3DZ, che ottimizza e personalizza il processo di stampa 3D, riducendo gli errori, e permette di migliorare la qualità superficiale del pezzo.

Scanner 3D

Ci può parlare più in dettaglio degli scanner e degli altri accessori per produzione additiva che compongono la vostra proposta?

Siamo rivenditori ufficiali anche degli scanner di Artec 3D, primario produttore di questi dispositivi. La gamma comprende scanner di diverse dimensioni, adatti ad ogni esigenza e settore, per applicazioni di acquisizione dei dati, reverse engineering e controllo qualità. Gli scanner Artec sono semplici da utilizzare, veloci e precisi. E grazie alla possibilità di lavorare senza fili, offrono la massima libertà durante la scansione e la massima portabilità, possono essere trasportarti in ogni luogo ed utilizzati senza la necessità di alimentazioni elettriche.

Un’altra importante novità che completa la nostra offerta presidiando la fase di post lavorazione dei pezzi è Demi 430 dell’azienda Post Process: si tratta di un sistema che permette la rimozione automatizzata dei supporti in cera dei pezzi stampati in 3D grazie al nuovo metodo di pulizia più veloce, più sicuro e che garantisce risultati qualitativamente eccellenti.

Ci può dare la sua opinione sulla situazione della manifattura additiva in Italia? Qual è lo stato di adozione? Quali le resistenze?

Ad oggi il mercato additivo italiano è uno dei più importanti ed in costante crescita, in Europa è secondo solo a quello tedesco. Sempre più aziende italiane nel corso degli ultimi anni si stanno avvicinando alla stampa 3D, inizialmente pensando a quest’ultima come un mezzo per realizzare prototipi ma scoprendo poi come si tratti di una nuova via per realizzare produzioni vere e proprie che con i metodi tradizionali risultano difficoltose o non competitive, oppure per creare attrezzature di produzione internamente e senza fermi macchina.

Le resistenze principali che oggi frenano le aziende ad abbracciare la stampa 3D come metodo di produzione sono principalmente legate all’effettiva resistenza del pezzo realizzato, alla compatibilità dei materiali e alla difficoltà di riprogettare un particolare con un nuovo approccio. È proprio in questi frangenti che è fondamentale il supporto e la competenza tecnologica di un partner come 3DZ, in grado di affiancare l’azienda per una scelta più sicura e consapevole.

Quali sono i limiti attuali, secondo lei, della manifattura additiva?

Il principale limite ad oggi è dato dai materiali, dal costo di quest’ultimi, sempre più convenienti ma ancora lontani da quelli della produzione tradizionale e dalla gamma disponibile. Abbiamo assistito ad un aumento costante dei materiali disponibili sulle piattaforme di stampa, ma ancora molti settori non posso approcciare questa tecnologia per mancanza di materiali adatti o di certificazioni corrette.

Ci può citare un paio di case history particolarmente significative?

Potrei citare Samac che grazie alla stampa 3D ha realizzato componenti custom per i suoi impianti automatizzati. Samac è un’azienda bresciana che costruisce e ingegnerizza macchine e impianti di automazione dei processi di assemblaggio e collaudo, in particolare per il settore dell’automotive.

Inizialmente aveva valutato l’introduzione dell’additive manufacturing per poter avere avere prototipi precisi dei componenti per i suoi impianti in poco tempo. Si è rivolta a 3DZ per un’analisi delle esigenze e una consulenza sulla scelta della tecnologia e del prodotto più adatti e poi in seguito anche per l’assistenza post-vendita. Dopo la prima stampante con tecnologia SLA di 3D Systems per la prototipazione, Samac ha deciso di introdurre la stampa 3D anche nel ciclo produttivo vero e proprio, utilizzando una stampante con tecnologia CFR Markforged per la stampa in materiale composito con rinforzo di fibra: la resistenza dei pezzi così ottenuti ha permesso di sostituire parti che prima venivano realizzate in metallo. Grazie all’additive manufacturing Samac ha ottenuto un risparmio del 90% dei costi rispetto alla lavorazione tradizionale e un alleggerimento del peso dei componenti del 75%.

Un altro esempio è il caso di Spazzolificio Piave, azienda padovana produttrice di prodotti per l’igiene orale, che offre ai suoi clienti soluzioni complete dalla progettazione iniziale alla prototipazione, alle ricerche di mercato, i test clinici e la produzione vera e propria. Anche in questo caso il primo approccio all’additive manufacturing è nato dall’esigenza continua di prototipi, da realizzare in tempi rapidi, secondo le richieste personalizzate del loro cliente. Servivano, ad esempio, prototipi per la valutazione visiva e sensoriale degli spazzolini o per la verifica dell’incastro della testina.

Ma una volta acquistata la stampante 3D, la sua versatilità, la facilità d’uso e la possibilità di ottenere pezzi molto resistenti (grazie al rinforzo in fibra continua) hanno indotto Spazzolificio Piave a spingersi oltre e realizzare attrezzature di produzione personalizzate, con un notevole risparmio in termini di tempo ma soprattutto in termini economici: il costo per l’attrezzaggio completo di una macchina, che prima era di 2.300 €, ora è sceso a soli 10 €. Con la stampante 3D a tecnologia CFR Spazzolificio Piave oggi realizza forme per la termoformatura, supporti per la timbratura diretta e indiretta degli spazzolini, supporti per le scatole dell’etichettatrice, caricatori personalizzati con guide per i sensori, carter di protezione per le macchine, pinze di presa personalizzate e molto altro.

 

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