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La stampa 3D di grande formato arriva in produzione

La digitalizzazione della manifattura è ormai un dato di fatto e il Piano nazionale Impresa 4.0 lo dimostra. Ne parliamo sul nuovo numero di 3D Printing. Le aziende che per prime hanno avviato un percorso di innovazione industriale in ottica 4.0 hanno aperto una strada sulla quale stanno convergendo molte altre, in un percorso che tende giocoforza alla totalità.

Il piano Impresa 4.0 è fatto di programmi e incentivi, di indirizzi strategici e soluzioni tattiche. La parte finanziaria ha indubbiamente un gran peso. Ma un’importanza, a tendere, anche superiore lo hanno le competenze in materia di tecnologie 4.0.

Se i finanziamenti sono l’innesco dell’innovazione siglata 4.0, le persone saranno il carburante per farla funzionare. Senza il loro contributo la macchina del progresso si fermerà. E in questo quadro 4.0 un ruolo fondamentale lo ricoprono le tecnologie di produzione additiva, la cui diffusione in ambito industriale sta facendo emergere in tutta la sua importanza il tema della formazione del personale.

Nel prossimo futuro le tecnologie additive saranno incorporate nei processi aziendali a vari livelli, dalla prototipazione alla produzione. Perciò è già ora necessario che il personale sappia tener conto dell’innovazione tecnologica e si formi per poter gestire nel modo migliore tutte le fasi di lavorazione, dalla progettazione alla realizzazione finale.

Al momento la formazione sulle nuove competenze in ambito professionale sta muovendo passi troppo lenti. A fare la differenza nel medio-lungo periodo non saranno tanto i macchinari acquistati grazie agli incentivi del Piano nazionale Impresa 4.0, ma le capacità del personale nello svolgere mansioni specialistiche e a gestire in autonomia processi complessi. Anche e soprattutto per la stampa 3D, quindi, sarà la formazione di competenze il fulcro principale sul quale fare leva per tenere alta l’asticella a innovare.

Sfoglia il nuovo numero

Anche per questo abbiamo scelto, in occasione di Mecspe, di porre l’attenzione su quelle stampanti 3D che, per via della loro dimensione, e quindi del costo, impongono alle aziende che le acquistano, di farlo pensando a un contesto produttivo che tenga conto anche delle risorse che le dovranno utilizzare. Inserire una stampante 3D di grande formato in azienda significa fare un passo verso il prodotto finito, e quindi intendere la tecnologia additiva come parte integrante di un processo produttivo.

Un processo che abbiamo voluto saggiare sul campo, andando a toccare con mano il funzionamento di una delle stampanti più innovative arrivate sul mercato nell’ultimo periodo, quella Hp JetFusion che, dopo essere stata tanto attesa (esordì in pubblico in Italia al Mecspe dello scorso anno), ha ottenuto grandi risultati di vendita. Grazie all’ospitalità del service Weerg abbiamo visto all’opera tre macchine Hp, e abbiamo avuto modo di capire cosa significhi creare e gestire un ambiente produttivo basato sulla stampa 3D.

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