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Spesa in stampa 3D nel 2018 a 12 miliardi di dollari

La società di ricerca IDC ha previsto che la spesa mondiale per la stampa 3D quest’anno sarà di circa 12 miliardi di dollari. Si tratta di una stima che include tutte le categorie di spesa (hardware, materiali, software e servizi) e che fissa un aumento del 19,9% rispetto alla spesa del 2017.

La stampa 3D nel 2021

Sempre a livello previsionale, IDC stima che entro il 2021 la spesa mondiale possa salire a 20 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuo composto quinquennale (CAGR) del 20,5%.

Le stampanti 3D e i materiali rappresenteranno circa i due terzi del totale delle spese in tutto il mondo, raggiungendo rispettivamente 6,9 miliardi e 6,7 miliardi di dollari nel 2021.

La spesa per i servizi si ridurrà leggermente, raggiungendo 5,5 miliardi di dollari nel 2021 e guidata da servidi per la realizzazione di parti e di integrazione di sistemi.

Gli acquisti di software per la stampa 3D cresceranno più lentamente rispetto al mercato complessivo con un CAGR quinquennale del 18,6%.

La scelta delle industrie

La produzione discreta sarà l’industria dominante per la stampa 3D, fornendo oltre la metà di tutta la spesa mondiale per il periodo di previsione 2017-2021.

I fornitori di servizi per la sanità saranno la seconda più grande industria con una spesa totale di circa 1,3 miliardi di dollari nel 2018, seguiti dall’istruzione (974 milioni) e il consumer (831 milioni).

Entro il 2021, IDC si aspetta che i servizi professionali e al dettaglio sorpassino il segmento consumer.

Le industrie che vedranno la crescita più rapida nella spesa per la stampa 3D nelle previsioni a cinque anni sono le industrie delle risorse (38,4% CAGR) e l’assistenza sanitaria (35,4% CAGR).

Come ha dichiarato Marianne D’Aquila, research manager, Customer Insights and Analysis di IDC, “Le soluzioni di stampa 3D si sono spostate ben oltre la prototipazione, per diventare prevalenti all’interno delle aziende e tra più settori. Le parti di nuovi prodotti, quelle di ricambio, oggetti odontoiatrici e oggetti di assistenza medica continueranno a vedere significative opportunità di crescita nei prossimi cinque anni con la stampa 3D che diventerà sempre più diffusa“.

Casi d’uso in crescita

I principali casi d’uso per la stampa 3D sono i prototipi, le parti di ricambio e le parti per i nuovi prodotti. Come casi d’uso primari per l’industria manifatturiera discreta, questi tre casi rappresenteranno il 44% della spesa mondiale nel 2018.

Entro il 2021 gli oggetti odontoiatrici e gli oggetti di supporto medico rappresenteranno il quarto e il quinto caso di utilizzo.

I due casi d’uso che vedranno la più rapida crescita della spesa sono quello medicale della stampa 3D di tessuti, organi e ossa (56,6% CAGR) e gli oggetti dentali (36,9% CAGR), che saranno anche guidati dalla spesa dei fornitori di assistenza sanitaria.

Chi spenderà di più

Secondo IDC gli Stati Uniti saranno la regione con il maggior volume di spesa totale nel 2018 (4,1 miliardi di dollari) seguita dall’Europa occidentale (3,5 miliardi). Insieme, queste due regioni forniranno quasi i due terzi di tutta la spesa per la stampa 3D.

La Cina sarà la terza regione con oltre 1,5 miliardi di dollari di spesa quest’anno, seguita dall’Europa centrale e orientale (CEE), dal Medio Oriente e dall’Africa (MEA) e dal resto dell’Asia e del Pacifico (Giappone escluso).

Le regioni che vedranno la crescita più rapida nel periodo di previsione 2017-2021 sono l’America Latina (27,2% CAGR) e CEE (26,0% CAGR).

Tuttavia, sei delle nove regioni geografiche registreranno tassi di crescita annuali composti superiori al 20% nel periodo di previsione di cinque anni.

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