3Doers a dispetto del nome, è un’iniziativa tutta italiana, che vuole competere con le più note 3D Hubs, Shapeways, Ponoko.
Creata da una startup torinese, è una rete di stampatori e modellatori 3D, che si mettono al servizio di potenziali clienti in modo coordinato da una piattaforma di gestione ordini.
Di fatto è un crowdsourcing, e la logica di presa in consegna dei lavori da effettuare è simile a quella del radio taxi.
A differenza del più famoso 3D Hubs, ci ha spiegato Marco Zappia, «con noi è lo stampatore che decide quale lavoro fare, in base alla vicinanza e alle sue competenze. Sceglie il primo lavoro libero e lo esegue». E a differenza di Shapeways o Ponoko, i costi di realizzazione si posizionerebbero a un terzo.
3Doers che fa? «Noi gestiamo la piattaforma e la revisione dei file, per la precisione e la qualità dei lavori. Avremo anche un servizio di modellazione 3D partendo da zero».
Infatti a 3Doers, che prende una fee per ogni lavoro andato a buon fine, si possono iscrivere gli utenti, che possono ordinare la stampa dei propri modelli 3D, i possessori di stampanti, a cui è richiesto di assolvere gli ordini di stampa, e anche gli esperti di modellazione 3D, a cui spetta revisionare i file affinché siano corretti e pronti all’uso.
La piattaforma sta per essere avviata: la si può valutare cliccando QUI.