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A Roma una scenografia teatrale stampata in 3D

Una scenografia di un’opera teatrale è stata stampata in 3D. La stampa 3D di Wasp è stata utilizzata per realizzare l’impianto scenografico per l’opera “Fra Diavolo” di Daniel Auber, regia di Giorgio Barberio Corsetti, direttore d’orchestra Rory McDonald, in scena al Teatro dell’Opera di Roma l’8 ottobre 2017 e in replica fino al 21 ottobre.

I lavori per la scenografia stampata in 3D sono iniziati a metà aprile e sono terminati in luglio, con il passaggio delle componenti scenografiche al Teatro romano.

L’impresa è cominciata con la consegna, da parte dello scenografo, di un modello 3D raffigurante due edifici storici deformati, due grandi facciate con finestre e terrazzi: la percezione deformata della realtà è un elemento centrale dell’opera, che necessariamente si rispecchia anche nella sua struttura scenografica. Il regista, sostenuto dal sovrintendente dell’Opera di Roma, Carlo Fuortes, ha dunque scelto la stampa 3D come mezzo per ottenere al meglio il risultato desiderato.

223 pezzi in PLA per cinque stampanti

Il modello 3D della scenografia si presentava come un blocco unitario, ed è stato necessario suddividerlo in 223 pezzi che potessero rientrare nelle dimensioni di stampa della DeltaWASP 3MT, ovvero un cilindro di 1 metro x 1 metro.

Il materiale utilizzato è PLA colorato di pigmento bianco. Per affrontare il lavoro, il team WASP ha costruito 5 stampanti, utilizzate a pieno ritmo durante tre mesi nel nuovo capannone dove è stato realizzato questo progetto dalle dimensioni fuori dal comune.

La sfida maggiore è stata dettata dai tempi. Grazie alla pianificazione del lavoro e alla velocità delle macchine Wasp il risultato è arrivato senza particolari problemi alla scadenza prestabilita: a metà luglio il capannone era interamente riempito dai pezzi dell’allestimento della scenogragia stesi a terra, pronti per il trasporto a Roma.

Nella capitale, all’interno degli spazi del Teatro dell’Opera, le componenti sono state assemblate e fissate su una struttura portante in legno. Qualche piccola imprecisione non ha influito sulla resa finale, ma ha enfatizzato il carattere artigianale, e speciale, del lavoro, che il regista ha accolto con soddisfazione.

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