Saranno i polimeri, i metalli e il medicale, inclussa l’odontoiatria, i trend della stampa 3D nel 2017 secondo Additive Manufacturing Research.
Il mercato dei polimeri per la stampa 3D secondo l’analista di Charlottesville (Virginia) nei due anni appena trascorsi ha avuto più difficoltà rispetto alla sua storia precedente. Il motivo non è solo dato da una diversa concorrenza, ma anche dalllo sviluppo di nuovi processi di stampa.
Secondo il capo analista Scott Dunham, capo analista di AMR, “sono quasi troppe le opzioni da esplorare nel momento in cui i produttori decidono di passare dalla prototipazione rapida alla produzione“.
AMR ritiene che fino al 2020 vedremo il segmento dei polimeri per la stampa 3D tornare ai livelli storici con un CAGR del 20%, una crescita che sarà guidata dalla fusione a letto di polvere e della tecnologia di fotopolimerizzazione, facendo premio sui compositi che forniscono prestazioni meccaniche superiori.
Dunham si aspetta che la produzione additiva con i metalli cresca del 25% anno su anno, contando che nel 2016 sono stati venduti più di 1.200 sistemi, che hanno generato oltre 750 milioni di ricavi.
Anche il settore della stampa 3D vede l’ingresso di nuovi produttori: lo scorso anno secondo AMR una macchina su cinque è stata venduta da nuovi fornitori e il trend continuerà anche quest’anno.
Secondo AMR non dovremmo trascurare la stampa con i metalli preziosi, che possono estendere la portata delle applicazioni non solo alla gioielleria, ma anche a settori in cui l’additive manufacturung è ben avviato, come aerospaziale e medicale.
Comunque sia, il settore della stampa 3D metalli dovrà concentrarsi a perfezionare i sistemi, in modo che le applicazioni di produzione di parti finali ne risultino snellite.