Autodesk ha recentemente fatto il punto sugli investimenti relativi alla piattaforma di stampa 3D, Ember.
Il tema dominante pare essere migliorare la velocità di produzione, che è frutto di un virtuoso bilanciamento fra software, hardware e materiali e la precisione.
Vanno in questa direzione gli investimenti dello Spark Investment Fund.
Optomec, Source3 e Voxel8 sono beneficiari sinora, a cui si è recentemente aggiunta l’israeliana XJet, che lavora a una stampante 3D a metallo che utilizza la tecnologia di stampa a getto d’inchiostro, e quindi metalli liquidi per la stampa 3D di oggetti.
Sulla tecnologia a nanoparticelle in sospensione liquida per costruire parti metalliche in 3D sono stati puntati 25 milioni di dollari, insieme al fondo sino-israeliano Catalyst.
Secondo Autodesk la tecnologia sviluppata das xJet consente una produzione molto più accurata di parti estremamente complesse di quanto sia possibile fare con quelle attualmente a disposizione.
Procedono le ricerche per la resina PR48 ad alta velocità, che insieme con hardware e software ottimizzato dovrebbe consentire di passare dagli attuali 18 mm all’ora a a 440mm all’ora.