L’industria della stampa 3D metallica sta registrando un vero e proprio boom. Lo riporta la società di ricerche di mercato Context, che per il terzo trimestre dell’anno ha rilevato una crescita a livello mondiale del 45% rispetto allo stesso periodo del 2015. Le vendite sono state spinte dal mercato della difesa e dalle applicazioni manifatturiere avanzate.
Buoni motivi – Queste stampanti 3D stanno infatti dimostrando di poter ridurre significativamente il tempo richiesto per sviluppare componenti durevoli, parti ad alto valore che sarebbe troppo complesso produrre con i metodi tradizionali. In aggiunta, utilizzando lege metalliche complesse e altri materiali, le parti stampate in 3D risultano essere più leggere, più veloci da produrre e resistenti. Non c’è pertanto da meravigliarsi se le vendite di stampanti 3D metallo siano in aumento, a dispetto di alcuni rallentamenti registrati nel mercato delle stampanti 3D professionale industriale.
Grandi marche – A livello numerico di vendite le stampanti a metallo rappresentano pur sempre una quota minoritaria del mercato industriale (il 7% dei 2.743 esemplari consegnati nel terzo trimestre). Ma i ricavi sono in ascesa, e ragiungono il 31% della categoria totale, dal 22% che ricoprivano nel terzo trimestre 2014. Guidano questo segmento di mercato EOS, Concept laser, 3D Systems, Optomec e SLM Solutions: tutti hanno mostrato incrementi anno su anno nelle vendite di stampanti 3D a metallo.
I “suonatori” di Brema – Valga come esempio il fatto che il service Materialise ha predisposto una nuova fabbrica dedicata alla stampa 3D metal a Brema, con la volontà di specializzarsi nei servizi di stampa per i settori aerospaziale, automobilistico, e in genere per la produzione industriale. E al novero dei produttori si sta aggiungendo anche Toshiba, che recentemente ha annunciato un prototipo di stampante 3D a polveri metalliche.