Mcor Technologies, fornitore di stampanti 3D che creano modelli e prototipi utilizzando come materiale la carta, l’anno scorso ha lanciato il modello Arke, una stampante 3D desktop a colori che ha ricevuto ordini da tutto il mondo.
Tra questi si parla anche grandi realtà come Disney, Toyota, Boeing la Nasa.
Per finanziare il proprio sviluppo la società irlandese finora ha raccolto 16 milioni di euro, di cui circa 10 milioni dal private equity Alpina Partners.
Ora intende ricorrere al venture capital o a investitori strategici per quegli ulteriori 5 milioni di euro che gli servono per affrontare l’espansione della domanda di stampanti 3D a carta.
Mcor Technologies vuole raccogliere nuovi fondi per poter assumere altre 100 persone, con l’obiettivo di portare a 2.000 le vendite mensili delle sue stampanti 3D basare sulla tecnologia paper.
Per sostenere gli ordini della Arke Mcor ha deciso di esternalizzare la produzione della stampante 3D a Flex, produttore tecnologico americano (precedentemente noto come Flextronics).
In tal modo la società può dedicare le proprie risorse interne a sviluppare la propria tecnologia a carta, a progettare i modelli e alle vendite.
Mcor impiega attualmente 50 dipendenti e punta a creare 100 nuove posizioni da destinare a supporto, vendite e marketing, ingegneria e sviluppo software.
Saranno presso tutti gli uffici Mcor, ma prevarranno quelli presso la sede della società a Louth.
In relazione a queste attività la società irlandese prevede una crescita annuale del 50%.