TS Nuovamacut, nel ruolo di abilitatore tecnologico che si è ritagliata negli anni, supporta le imprese nel cammino verso l’innovazione, la digitalizzazione e l’Industria 4.0. Parte del gruppo TeamSystems, è un punto di riferimento anche nell’ambito della manifattura additiva. È il primo rivenditore e partner certificato Dassault Systèmes per SolidWorks in Italia e ha una consolidata partnership con HP per i sistemi industriali di stampa 3D di prototipi e parti funzionali. La sua offerta comprende anche le stampanti 3D di Markforged.
Abbiamo intervistato Sauro Lamberti, amministratore delegato di TS Nuovamacut.
LE INTERVISTE DI 01FACTORY – STAMPA 3D
01factory analizza il mercato della manifattura additiva intervistando i protagonisti di questo comparto che sta crescendo in maniera estremamente veloce. Un tassello fondamentale della produzione additiva è rappresentato dai distributori di hardware e di software per la produzione e la prototipazione rapida, che spesso sono strutturati anche per fornire servizi completi di consulenza alle aziende che vogliono integrare nel proprio flusso la stampa 3D.
Qual è la vostra proposta per le aziende manifatturiere italiane?
Forniamo una suite completa di soluzioni per il comparto manifatturiero italiano che oggi più che mai si trova ad affrontare le sfide di mercati complessi che richiedo prodotti ad alte performance e un time to market sempre più veloce.
Adottare soluzioni tecnologicamente avanzate diventa strategico non solo per le grandi imprese, ma anche per le PMI. TS Nuovamacut fornisce a ingegneri, progettisti e tecnici una suite completa di soluzioni Dassault Systèmes/SolidWorks, dalla progettazione CAD3D alla simulazione, dalla gestione dati e processi alla produzione tradizionale e additiva coprendo tutte le fasi dello sviluppo prodotto.
Il vantaggio di implementare le nostre tecnologie che utilizzano più funzionalità integrate nello stesso ambiente di lavoro rappresenta per gli utenti la possibilità di progettare e al contempo avere capacità predittiva del comportamento che avrà il prodotto nella vita reale grazie alla simulazione.
Le nostre soluzioni sono una valida risposta alle problematiche più gravose degli uffici tecnici e R&D, ovvero la gestione, l’archiviazione, l’aggiornamento e l’organizzazione dei dati di uno o più team di lavoro che con l’adozione di un PDM (Product Data Management) possono ottenere una drastica diminuzione delle procedure di approvazione degli ordini di modifica, senza contare che possono collegare i dati CAD ai sistemi ERP.
L’efficienza produttiva passa anche dalla capacità di avere sotto controllo tutta la supply chain con un monitoraggio in tempo reale delle attività di unit diverse dislocate in più sedi. La collaborazione e l’interdisciplinarità potranno entrare finalmente nelle aziende grazie all’innovativa soluzione studiata da Dassault Systémes, la 3DEXPERIENCE Platform. Tra le sue innumerevoli funzionalità troviamo la possibilità di creare modelli virtuali, dialogare, condividere informazioni e idee con fornitori, produttori, servizi di logistica, trasporto e forza lavoro, il tutto raccolto in un unico luogo di lavoro.
Come siete strutturati per aiutare le aziende che vogliono introdurre o potenziare la manifattura additiva?
Il nostro approccio è di tipo sartoriale. Ogni sito produttivo presenta specificità e criticità che vanno comprese. L’ascolto e la visita in azienda ci consentono di comprendere meglio le necessità del potenziale cliente e quindi scegliere la tecnologia additiva più adatta.
La nostra consulenza, svolta da un team di esperti certificati in additive manufacturing, vaglia scrupolosamente ogni aspetto del sistema di produzione esistente per portare l’innovazione giusta là dove serve.
Dall’installazione della stampante 3D al suo utilizzo, prevendiamo un programma formativo e di assistenza mirato per dotare gli utilizzatori delle competenze necessarie per sfruttare al meglio le potenzialità della macchina. La nostra assistenza post-vendita, inoltre, è stata riconosciuta da HP tra le migliori sul mercato EMEA per la velocità di intervento e risoluzione del problemi.
Ci può parlare più in dettaglio delle stampanti 3D che compongono la vostra proposta?
La nostra gamma di stampanti industriali abbraccia l’offerta di due importanti brand HP e Markforged che offrono entrambi alte prestazioni pur differenziandosi per tecnologia di stampa, materiali, dimensioni e fascia di prezzo.
La tecnologia Multi Jet Fusion di HP si distingue sul mercato per la velocità, la qualità e le prestazioni meccaniche dei manufatti che realizza.
La serie 4200 è la soluzione ideale per integrare lo sviluppo del prodotto con la produzione accelerando così i tempi di sviluppo di un prodotto e l’immissione sul mercato con la possibilità poi di aggiornare e migliorare i prodotti anche una volta messi sul mercato.
La serie 5200 garantisce ancor più produttività e minori costi di produzione mantenendo inalterate le prestazioni meccaniche ed estestiche dei componenti. A seconda del modello, queste macchine hanno un valore di mercato che si attesta nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro.
Markforged invece, con un prezzo di entrata inferiore, è la soluzione ideale per chi cerca un prodotto affidabile, semplice da utilizzare e che deve realizzare pezzi funzionali in sostituzione di componenti in metallo oltre che attrezzature, dime e maschere di controllo grazie alla possibilità di inserire durante la realizzazione del manufatto fibra continua di carbonio, vetro e Kevlar con il processo di filamenti di fibre continue CFF, o Continuous Filament Fabrication, di cui detiene il brevetto.
Il metodo ottimizza la durata delle parti realizzate aggiungendo fibra dov’è richiesta una maggiore resistenza. Grazie alla deposizione di fibra lunga infatti, i componenti sono leggeri ed hanno resistenze meccaniche equiparabili all’alluminio.
Le stampanti 3d industriali Markforged sono presenti sul mercato con due linee di prodotto: Desktop e Industriale. La versione Desktop di piccole dimensioni può essere affiancata alla linea di produzione esistente per produrre ricambi super resistenti, prototipi, attrezzature o parti funzionali in tempi incredibilmente veloci.
Le stampanti Markforged di grande formato della Serie Industriale offrono precisione, affidabilità e un flusso di stampa continuo, con una capacità di volume di stampa maggiore rispetto alle Desktop e con un sistema di stoccaggio dei materiali.
La Serie industriale è la soluzione ideale per produrre utensili robusti quanto quelli realizzati in alluminio, grazie all’uso della fibra di carbonio senza. Entrambi le versioni utilizzano il software gratuito Eiger che permette di importare il tuo file STL da qualsiasi CAD e di scegliere il materiale più adatto alla tua applicazione. La preparazione del file per la stampa e l’eventuale posizionamento dei supporti, avviene in modo automatico, rendendolo un sistema rapido e veloce. Il prezzo decisamente contenuto di entrambe le Serie, Desktop e Industriale rende le stampanti 3D Markforged alla portata di aziende con minore capacità di spesa.
Le nostre stampanti 3D possono essere impiegate sia in affiancamento o in sostituzione al sistema produttivo esistente. Le loro caratteristiche si prestano per essere introdotte in tutti i settori merceologici, nessuno escluso.
Ci può parlare più in dettaglio dei software per produzione additiva che compongono la vostra proposta?
Le soluzioni di Simulazione e modellazione come Abaqus, della suite Dassault Systémes/SolidWorks sono particolarmente indicate per la creazione di progetti destinati alla produzione additiva.
Con la progettazione generativa è possibile l’ottimizzazione topologica che crea parti o prodotti finiti più leggeri e con prestazioni migliori.
Con la progettazione generativa è possibile l’ottimizzazione topologica che crea parti o prodotti finiti più leggeri e con prestazioni migliori. Inoltre, sottoporre l’oggetto, già in fase di progettazione a un’analisi multifisica consente di prevederne il comportamento in caso di sollecitazioni, distorsioni o variazioni termiche, informazioni queste, che rappresentano per la stampa 3D un grande potenziale perché semplificano il processo dal progetto al prodotto riducendo i tempi e i costi di realizzo in modo esponenziale.
Ci può dare la sua opinione sulla situazione della manifattura additiva in Italia? Qual è lo stato di adozione? Quali le resistenze?
La tecnologia additiva industriale in questi ultimi tempi si è evoluta in fatto di prestazioni ed è diventata una soluzione adottata anche da aziende medio piccole, grazie all’ampia gamma di modelli che soddisfano differenti capacità di investimento.
Non vi è ancora da parte delle imprese la capacità di riconoscere la stampante 3D più adatta alle proprie necessità.
A mio avviso, non vi è ancora, da parte delle imprese, la capacità di riconoscere la stampante 3D più adatta alle proprie necessità, perché ogni macchina usa una tecnologia e materiali specifici che si prestano ad ottenere parti o prodotti con caratteristiche diverse. La tecnologia additiva è, ad oggi, l’unica soluzione che consente di produrre, anche su larga scala, con la massima libertà progettuale, senza alcun vincolo creativo con tempi e costi di realizzo imbattibili rispetto ai sistemi tradizionali. Di fatto, le resistenze che vediamo nel territorio nazionale sono di carattere culturale, per questo il nostro impegno è quello di informare e formare i nostri clienti portando all’interno dei loro processi produttivi consapevolezza, affinché siano nella condizione di fare la scelta migliore e ottenere risultati certi.
Quali sono i limiti attuali, secondo lei, della manifattura additiva?
I limiti non stanno nella tecnologia ma nella capacità di vedere nel cambiamento e nell’innovazione la possibilità di fare meglio quello che si è sempre fatto.
I costi di acquisto, l’implementazione e la formazione del personale non possono più essere le leve sulle quali punture le proprie riserve. Le fasce di investimento sono varie e l’implementazione è veloce tanto quanto l’apprendimento delle sue funzionalità. L’errore iniziale che viene fatto è quello di pensare ancora alla stampa 3D come uno strumento da impiegare per la prototipazione rapida quando invece può essere all’altezza di alcune linee di produzione di prodotti finiti, pronti per essere immessi nel mercato. Un esempio lo sono le attrezzature per le officine meccaniche, la loro produzione mediante l’additive manufacturing ha delle performance, in fatto di resistenza, pari a quelle in metallo.