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La fabbrica digitale e automatizzata secondo Fanuc

Siamo andati a visitare la sede italiana di Fanuc per scoprire le sue soluzioni per l’automazione delle aziende manifatturiere: dai digital twins alla fabbrica digitale, dai cobot alle macchine a controllo numerico.

Sistemi CNC, robot, macchine utensili, presse, digital twins, fabbrica digitale. In estrema sintesi è questa l’attività di Fanuc, la società giapponese che si autodefinisce come “specialisti dell’automazione di fabbrica”. Azienda interessante, che concentra tutta la sua attività produttiva in una vera e propria città autonoma, Fanuc City, che si trova alle pendici del monte Fuji, vicino al lago Yamanaka.

Con una superficie di 1,7 milioni di metri quadri, oltre agli stabilimenti produttivi, Fanuc City include anche 12 centri di ricerca e sviluppo, edifici amministrativi, alloggi per il personale, strutture ricreative e anche una clinica per i dipendenti Fanuc e i loro familiari.

Per capire meglio quello che fa, soprattutto su argomenti legati alle attività più strettamente digitali (machine learning, fabbrica digitale, digital twins, manutenzione predittiva…) siamo andati nella nuova sede italiana di Lainate a parlare con Marco Delaini (managing director), David Chero Vassallo (application engineer IoT) e Giovanni Maggiore (team leader CNC application engineer).

I numeri di Fanuc

Cominciamo dall’azienda e dai risultati recenti. Lo scorso novembre Fanuc Group ha rilasciato i dati relativi ai risultati finanziari consolidati del primo semestre dell’anno fiscale 2022. In questo periodo ha registrato investimenti di capitale in attivo nell’intero settore manifatturiero e vendite nette consolidate per un totale 3,2 miliardi di euro, con un aumento del 18,4%, mentre l’utile ordinario consolidato è stato di 888 milioni di euro (115,47 milioni di yen), con un aumento del 7,2%.

Marco Delaini - Fanuc
Marco Delaini

«I primi sei mesi del nostro esercizio fiscale continuano a descrivere un andamento positivo anche per quel che riguarda il mercato italiano» sottolinea Marco Delaini. «Nonostante Fanuc Italia arrivi da un anno record come il FY 2021, stiamo registrando un’ulteriore crescita pari al 9% rispetto al corrispettivo semestre dell’anno precedente, con un fatturato di 95 milioni e oltre 2400 ordini, dati che confermano come il mercato in Italia continui a descrivere uno scenario positivo quanto all’adozione dell’automazione industriale».

Per quanto riguarda l’intero anno fiscale 2023, sul quale Fanuc Italia non ha ancora diffuso un comunicato, Il Gruppo Fanuc, secondo quanto pubblicato nel bilancio ufficiale nell’anno fiscale concluso lo scorso 31 marzo ha registrato un totale di vendite nette consolidate pari a 851.956 milioni di yen ( +16,2% rispetto al 2022) e un utile ordinario consolidato pari a 231.327 milioni di yen (+8,4%).

Per quanto riguarda le prospettive per l’esercizio fiscale 2023, il Gruppo Fanuc prevede nel bilancio consolidato del 2022, pubblicato lo scorso 26 aprile, vendite nette per 819.500 milioni di yen, con un aumento del 3,8% rispetto all’esercizio precedente, un reddito operativo in crescita del 18,3% a quota 156.300 milioni di yen.

La storia

Marco Delaini ripercorre con 01factory.it, a grandi linee, la storia di Fanuc. «Fanuc, acronimo di Factory Automation NUmerical Control, è stata fondata nel 1956 da Seiuemon Inaba, pioniere del concetto di controllo numerico.

Passando dall’automazione di un unico macchinario alla fine degli anni 50 del secolo scorso all’automazione di intere linee di produzione nei decenni successivi, Inaba ha dato il via a questo rivoluzionario sviluppo nel momento in cui ha inventato il primo motore a impulso elettrico, programmato un controllo numerico per il motore e inserito quest’ultimo in una macchina utensile.

In seguito, altri produttori e altre aziende di progettazione di tutto il mondo hanno potuto beneficiare della tecnologia ideata da Inaba. In Giappone, Fanuc è stata la prima azienda a costruire e utilizzare una fabbrica automatizzata con robot e macchine utensili CN.

A cinquantasette anni dalla sua fondazione Fanuc ha venduto 5,2 milioni di controlli CNC, installato 900.000 robot in tutto il mondo, 300.000 centri di lavoro verticali, 33.000 macchine per elettroerosione a filo e 65.000 macchine a iniezione elettrica. Siamo ormai il principale produttore a livello mondiale nel settore dell’automazione di fabbrica».

Viaggio nella sede di Lainate

Quattro anni fa Fanuc si è insediata nella nuova struttura di Lainate (MI), disposta su 20.000 metri di spazio dedicato all’esposizione delle sue soluzioni, al training, ai test su macchine e componenti e alla gestione delle attività commerciali ed amministrative.

Interessanti in particolare il Demonstration Center, un ambiente condizionato per dimostrazioni live del funzionamento delle tecnologie Fanuc in ambito di robot, robomacchine e CNC, il Training Center per lo svolgimento di aggiornamenti e focus group il Technical Center di dedicato alla realizzazione di prove reali sul funzionamento delle macchine.

Abbiamo fatto fermare il colossale robot M-2000ia 1700L di Fanuc, progettato per spostare da una linea all’altra le carrozzerie delle auto, per poter entrare nell’area protetta non accessibile durante il movimento.

«L’attuale sede centrale – spiega Delaini – accompagna il trend positivo di Fanuc Italia, che dall’unificazione in un’unica struttura delle tre divisioni CNC, Robot e Robomachine avvenuta nel 2014 ha ottenuto la crescita più alta mai registrata da Fanuc in Italia e ha aumentato il numero dei suoi dipendenti, diventando la seconda filiale in Europa per volume di affari e numero di dipendenti, preceduta soltanto dalla Germania».

Colpisce in particolare, nel centro dimostrativo di Fanuc, la parte dedicata all’automotive, con una stazione dedicata a robot che effettuano saldature ad arco e un impressionante (per noi, non addetti ai lavori) robot che è in grado di spostare intere carrozzerie da una linea all’altra.

La gamma di robot collaborativi di Fanuc

Fase di orogrammazione di un cobot Fanuc CRX-5iA
Fase di programmazione di un cobot Fanuc CRX-5iA

 

 

 

 

 

 

Marco Delaini ci accompagna poi in una postazione dove sono attivi i robot collaborativi di Fanuc. «Si tratta – spiega il manager di Fanuc – di una nuova generazione di robot in forte crescita di mercato, perché possono aiutare gli umani in operazioni come l’assemblaggio con maggiore flessibilità e minore occupazione di spazio rispetto ai robot tradizionali che richiedono l’impiego in celle chiuse. La loro programmazione è molto semplice grazie a pittogrammi da inserire un una timeline».

I gemelli digitali di Fanuc

La visita prosegue tra robot intenti ad effettuare sbavature od occuparsi di scarico e carico sulle macchine, per poi approdare alle aree dedicate al digital twins e alla fabbrica digitale.

Giovanni Maggiore

Giovanni Maggiore, team leader CNC application engineer, ci introduce nel mondo dei gemelli digitali di Fanuc. «Consentiamo ai costruttori di macchine utensili, ma anche gli utilizzatori e ai manutentori, di avere un supporto digitale che specula esattamente una macchina utensile reale.

Nel mondo digitale possiamo creare l’emulazione di un CN tramite l’emulatore CNC Guide 2. Il costruttore della macchina utensile può sviluppare i software necessari per la gestione della sua macchina e simulare nell’ambiente CNC Guide 2.  A breve Fanuc rilascerà anche il software NCRS (Numerical Controller Reflection Studio) che consentirà di animare in maniera grafica 3D una macchina vera e propria.

Si possono importare i modelli tridimensionali della macchina in costruzione per visualizzarne i movimenti in lavorazione.

Infine, con Servo Viewer e Stima delle superfici, attraverso la registrazione delle posizioni degli assi comandati da CNC Guide 2,  si può effettuare una stima delle superfici lavorate senza la necessità di lavorazioni di prova in macchina. con una simulazione dieci volte più veloce rispetto al CNC reale. Terminata la fase di progettazione digitale della propria macchina utensile, questi tool possono essere impiegati per operazioni di manutenzione o di supporto o di training».

Una soluzione interessante che evita lo spreco di materiale e utensili mentre si mette a punto la programmazione della macchina utensile, dal momento che il tecnico può creare il programma pezzo, “darlo in pasto” al sistema digitale e vedere quale sarà il risultato, correggendo eventualmente la programmazione.

La fabbrica digitale

Passiamo alla sezione dello spazio espositivo dedicato alla fabbrica digitale, accompagnati da David Chero Vassallo, application engineer IoT di Fanuc.

David Chero Vassallo

«Fanuc ha diversi prodotti nel suo portfolio incentrati sulla fabbrica digitale, così come ha ha soluzioni che riguardano la digitalizzazione dell’impresa.

Tra queste spicca MT-LINKi, una soluzione che permette di acquisire le informazioni di produzione dalle macchine (CNC e robot Fanuc, ma anche di terze parti), utilizzando i protocolli di comunicazione Industrial IoT come OPC-UA o MT-Connect.

 

MT-LINKi permette il controllo totale della produzione, monitorando in tempo reale sia gli stati macchina sia gli allarmi.

Non solo: permette di avere anche avere uno storico delle produzioni eseguite all’interno dei CN. Il software è installato su un PC server che comunica tramite Ethernet con TCP-IP con tutte le macchine».

Il protocollo verso i CN e i robot Fanuc è proprietario, ma è possibile implementare prodotti di terzi parti e integrare queste informazioni all’interno tramite i protocolli OPC-UA o MT-Connect

David Chero Vassallo cita inoltre il software intelligente ZDT di Fanuc per la previsione e pianificazione precisa della manutenzione. «Acronimo di Zero Down Time, ZDT permette di fare un’analisi di manutenzione sui robot e di acquisire dati sia in tempo reale sia serie storiche di manutenzione, consentendo di prevenire fermi macchina anticipando le manutenzioni.

ZDT Status

Questo software permette anche di inviare mail di notifica  quando ci sono degli errori all’interno del robot e della produzione, ma anche quando è necessario fare della manutenzione».

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