Ad Amsterdam è stato presentato un nuovo dipinto di Rembrandt. Ma non si tratta di un recente ritrovamento.
Chiamato The Next Rembrandt, è figlio di un progetto commissionato dalla banca olandese ING all’agenzia pubblicitaria J. Walter Thompson, ed è davvero un nuovo dipinto.
È stato creato da zero nel giro di 18 mesi utilizzando dati, algoritmi e una stampante 3D.
Un gran falso verosimile, lo si potrebbe definire, ma ad alto valore scientifico.
Vi ha lavorato, infatti, un team coordinato dalla Delft University of Technology, fatto da data scientist, ingegneri e specialisti di varie istituzioni, tra cui Microsoft e la Rembrandt House Museum.
Il team ha esaminato tutti i dipinti del maestro olandese per progettare il dipinto perfetto: un ritratto di un maschio caucasico, fra 30 e 40 anni di età, che indossa abiti scuri, con un collare e un cappello in testa, ritratto di fronte dal lato destro.
Sono stati così sviluppati gli algoritmi per estrarre le caratteristiche necessarie a fare un quadro un Rembrandt, come la forma e le proporzioni del viso.
E per dare lo lavoro una vera e propria trama pittorica, sono state usate tecniche di stampa 3D per la pittura a olio a strati.
Di conseguenza, il ritratto si percepisce al tatto come se fosse stato dipinto da un uomo e non da una macchina.