Il recupero del Castello di Andraz nelle Dolomiti – Il modello è stato realizzato in ABSplus con una Stratasys Dimension Elite con tecnologia FDM.
Un castello medievale nelle Dolomiti, restaurato dopo anni di incuria e trasformato in museo, è un esempio da manuale di come la volontà di un’amministrazione comunale e bravi architetti possano ridare vita a un importante tassello della storia medievale italiana. Facendo uso anche della stampa 3D, come vedremo. Stiamo parlando del Castello di Andraz, situato nel Comune di Livinallongo del Col di Lana (BL), il restauro, durato vent’anni, è stato condotto da un team coordinato dall’architetto Marino Baldin che si è occupato di tutti gli aspetti legati al recupero, dall’allestimento museale alla creazione del modello del castello realizzato mediante FDM (Fused Deposition Modeling) con una Stratasys Dimension Elite.
I plastici
Al castello si accede da una spettacolare scala esterna che sale, ardita, ai fianchi della roccia e segue l’originaria via di accesso all’atrio d’ingresso. Qui il plastico in scala 1/50, opera dell’architetto Agostino Hirschstein e di Matteo Gazzola, realizzato in polistirolo, legno, trucchi del mestiere e tinteggiato a due colori, evidenzia il contrasto tra lo stato attuale e l’originario sviluppo della cinta muraria e della copertura. Le piccole stanze che si incontrano avventurandosi nel castello, che ospitò anche il Vescovo di Bressanone Nicolò Cusano, accolgono le teche dove sono esposti i reperti rinvenuti nella fase restauro del Castello. Ai piani superiori, raggiungibili con le spettacolari scale del 1400, si possono apprezzare alcuni plastici in scale differenti che descrivono le vie per raggiungere il Castello ed evidenziano la sua posizione dominante a controllo del traffico da e per il Tirolo.
Il video
Una stanza illuminata da una piccola feritoia ospita un modernissimo schermo/lavagna a disposizione dei docenti che desiderano visitare il Castello con le classi e prendere visione del video di 12 minuti che racconta la storia architettonica del Castello di Andraz dalle origini ai giorni nostri. Il video è stato realizzato da Dario Ganz che ha modellato in 3d tutte le varie epoche con il software BIM Allplan di Nemetschek. Dario Ganz lo ha poi renderizzato utilizzando Maxon Cinema4D e montato nel video con Sony Vegas Pro.
Il prototipo
Il modello 3D salvato in formato STL in Nemetschek Allplan è servito anche per ottenere il prototipo da inserire nel plastico in scala 1/660 dell’architetto Antonio Venturelli. La società che ha realizzato il prototipo è la Harpatech (www.harpatech.it) di Assago (MI), service specializzato in prototipazione rapida e Stampa 3D. «Per realizzalo – spiega Massimiliano Bentivoglio di Harpatech – abbiamo usato una Dimension Elite, la stampante 3D di Stratasys che impiega la tecnologia FDM, Fused Deposition Modeling, sistema di deposizione successiva di strati di materiale termoplastico per realizzare prototipi e modelli finiti. Questa tecnologia utilizza differenti materiali termoplastici, tra i quali ABS, ABSPlus, Policarbonato, Polifenilsulfone realizzando pezzi di elevata resistenza, stabilità e precisione. Per il modello del Castello di Andraz abbiamo impiegato l’ABSplus. Il materiale ed il supporto, sotto forma di fili contenuti in cartucce, sono portati alla testa di estrusione che li ha scaldati ad alta temperatura e li ha depositati, strato dopo strato, tramite due ugelli separati, uno per il materiale e uno per il supporto. Il sistema di posizionamento degli ugelli ha seguito il modello STL depositando gli strati di materiale e di supporto dove richiesto fino ad ultimare il modello del castello».
Il team
Responsabili e collaboratori di restauro e allestimento: architetti Marino Baldin, Renato Cavallini, designer Lara Manente; Curatela scientifica: Marino Baldin. Plastici e modelli: architetti Agostino Hirschstein, Antonio Venturelli; Progetto grafico Studio Kateo di Matteo Gazzola e Caterina Hirschstein: Progetto multimediale: Dario Ganz.
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