Home Gioielli in 3D, Smartech vede rosa

Gioielli in 3D, Smartech vede rosa

La stampa 3D sta trovando spazio ormai in ogni aspetto della produzione di gioielli.

Smartech Markets prevede che i ricavi annuali di hardware, materiali, servizi e software di stampa 3D utilizzati nel settore dei gioielli superino i 900 milioni di dollari da qui a dieci anni.

Anche nella produzione tradizionale di gioielli, con stampi in silicone vulcanizzato, il modello iniziale è spesso stampato in 3D, utilizzando un fotopolimero resistente alle alte temperature.

La prototipazione per la verifica di dimensioni e forma è completata con l’uso di modelli in resina direttamente stampati in 3D per fusione diretta. Il prossimo passo evolutivo è la stampa 3D diretta di metallo.

I tre maggiori fornitori di apparecchiature di stampa 3D per l’industria dei gioielli risultano essere EnvisionTec, Stratasys e 3D Systems, che insieme detengono il 73% del mercato (per unità vendute) nel 2016.

Queste aziende continuano ad espandere la loro gamma di hardware e materiali ingegnerizzati in modo specifico per soddisfare i severi requisiti di qualità e ad alta produttività per la produzione di gioielli di massa.

Mercato stampa 3D gioielli
Fonte: Smartech Markets

La crescente adozione di resine fotopolimeriche calcinabili dovrebbe guidare il grosso del business per la stampa 3D in gioielleria nel medio termine.

L’industria della gioielleria sta aumentando l’utilizzo di modelli stampati in 3D da usarsi per la fusione diretta per la realizzazione di piccoli lotti (centinaia di esemplari invece che migliaia) con esigenze di produzione più veloci e tempi di consegna più brevi.

Tuttavia la maggior parte dei produttori di gioielli sta ancora utilizzando la stampa 3D solamente per la prototipazione o per la produzione del modello iniziale, producendo stampi in silicone vulcanizzati, che vengono utilizzati per produrre i modelli per fusione a cera persa.

Una significativa opportunità arriverà dall’additive manufacturing a base di polvere di metallo tecnologia, con l’utilizzo di oro e platinonei sistemi di fusione a letto di polvere. L’oro è significativo, in quanto resta di gran lunga il materiale prezioso più comunemente usato in gioielleria.

Le nuove tecnologie introdurranno la possibilità di usare leghe d’oro a colori (come il verde e blu) che sono difficili da lavorare con i processi di produzione standard.

Anche le leghe di platino trarranno beneficio dalle tecnologie di stampa 3D, consentendo la realizzazione di gioielli in platino leggero che sono impossibili da fabbricare con i mezzi tradizionali.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche

css.php