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Doppia estrusione indipendente per la Kentstrapper Mavis

Kentstrapper ha rilasciato un nuovo optional per il proprio modello di stampante 3D Mavis: Il sistema indipendente per la doppia estrusione.

La stampante 3D Mavis è attualmente il modello di Kentstrapper con l’area di lavoro più grande, pari a 400x400x700 mm sugli assi XYZ.

Questo modello è dotato inoltre di un sistema di autocalibrazione del piano di lavoro e di alcuni sistemi che permettono di salvaguardare il processo di stampa qualora vi sia un blackout o l’interruzione del filamento.

Il nuovo sistema, fa sapere la casa fiorentina, è stato realizzato per migliorare la stampa 3D a doppio estrusore, permettendo di eseguire appunto stampe con materiali o colori diversi in modo più preciso, veloce e versatile rispetto ai metodi precedentemente sviluppati da Kentstrapper per i propri modelli.

Inoltre, avendo due testine indipendenti, sarà possibile anche montare ugelli con diametri differenti per realizzare parti dello stesso oggetto o supporti con impostazioni differenti (velocità, risoluzione, richiede l’uso di Simplify3D).

Questo sistema è costituito da due hotend e3d e relativo meccanisco di spinta titan e3d fissati su due carrelli che si muovono in maniera indipendente sulla asse X.

Questa configurazione può essere utilizzata per stampare due colori e/o materiali differenti o per realizzare il supporto in colore e/o materiale differente.

Con questa configurazione i due carrelli si alternano in base alle impostazioni date nel programma di slicing: quando dovrà stampare il primo estrusore, il secondo andrà nella sua posizione di parking per non intralciare il movimento del primo,quando invece toccherà al secondo estrusore, stavolta sarà il primo ad andare alla relativa posizione di parking.

Secondo Kentstrapper il grande vantaggio di questo optional sta nella possibilità di usufruire della modalità Duplicazione: i due carrelli e realitivi estrusori si muoveranno sull’asse X in modo identico, dopo aver calcolato la giusta posizione per eseguire i movimenti senza andare in conflitto, permettendo di dimezzare i tempi di costruzione, rispetto a stampare sullo stesso piano di lavoro con il singolo estrusore due copie dello stesso oggetto.

Con questa configurazione l’area di lavoro risulta chiaramente ridotta sull’asse X.

 

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