Home Crp Technology, 25 anni di stampa 3D in Italia

Crp Technology, 25 anni di stampa 3D in Italia

Nel 1996 Roberto Cevolini, patron dell’azienda modenese di meccanica di precisione Crp Meccanica apre alla stampa 3D professionale, creando la nuova società Crp Technology e ponendo le basi per la nascita dei materiali Windform, con al suo fianco il figlio Franco, ora Vice Presidente e Direttore Tecnico della società.

Durante un viaggio negli Stati Uniti Roberto Cevolini aveva conosciuto le stampanti per stereolitografia SLA e pensato di adattarle al proprio settore professionale. Ma si rese conto che la tecnica SLA non si adattava a quello che aveva in mente e si indirizzò sulla sinterizzazione laser selettiva.

Era il 1996.

Roberto e Franco Cevolini crearono così Crp Technology, società controllata dalla Roberto Cevolini & C., con un reparto di ricerca e sviluppo per lo studio della stampa 3D e la realizzazione di nuovi materiali.

I Cevolini non si fermarono all’acquisto della stampante.

Ricorda Franco Cevolini in una nota: “gli americani avevano ideato una tecnologia potentissima, ma mancavano i materiali adatti per produrre pezzi performanti, che potessero rispondere alle esigenze che i nostri clienti di F1 ci segnalavano: e così ci abbiamo pensato noi, creando la gamma dei materiali compositi Windform per tecnologia SLS”.

Franco Cevolini, Direttore Tecnico e VP di CRP Technology

Il termine Windform, “forma del vento”, richiama la galleria del vento perché, dice sempre Franco Cevoilini, “grazie ai nostri materiali siamo stati i primi a soddisfare le richieste più estreme dei costruttori di F1: fornire pezzi performanti realizzati in stampa 3D per i test in galleria del vento, per prove funzionali, fluido-aerodinamiche, test di fitting e assemblaggio e, soprattutto, pronti per essere montati direttamente sulle vetture di gara. I nostri Windform hanno consentito alla stampa 3D di uscire dalla nicchia del prototipo estetico e creare veri e propri pezzi finiti”.

La società Crp Technology poneva così le basi per il passaggio dal rapid prototyping all’additive manufacturing.

Così il primo materiale Windform fa il suo debutto nel 1999.

Negli anni seguenti vengono lanciati altri materiali Windform e nel 2005 arriva il Windform XT, caricato fibra di carbonio.

È il primo al mondo, con caratteristiche meccaniche e termiche uniche. Nel 2015 viene sostituito dal Windform XT 2.0 che presenta miglioramenti di assoluto rilievo nelle proprietà meccaniche: +8% sul carico di rottura, +22% sul modulo elastico e +46% sull’allungamento alla rottura.

Nel 2019 viene lanciato in tutto il mondo Windform FR1, il primo materiale per stampa 3D professionale al contempo ritardante di fiamma (UL94 V-0) e rinforzato fibra di carbonio. Meno di un anno dopo sul mercato arriva Windform FR2, composito a base poliammidica ritardante di fiamma caricato fibra di vetro.

Oggi la famiglia di materiali Windform comprende 12 materiali distribuiti in due linee, la P-LINE per tecnologia HSS e la TOP-LINE, per stampa 3D con processo Powder Bed Fusion (PBF) di materiali compositi polimerici rinforzati fibra.

Con lo sviluppo dei materiali Windform, importanti progressi sono stati fatti nel settore delle tecnologie additive, come outgassing test per l’impiego nello spazio, patch test per il settore medicale, moda e design, test di non conduttività.

Tali progressi hanno permesso di ampliare l’utilizzo dei compositi Windform in tutti quei settori avanzati che richiedono materiali altamente durevoli, leggeri, performanti e affidabili, che possono anche essere ripresi con lavorazioni meccaniche di alta precisione a CNC.

 

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