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Come Alphabet X vuole rivoluzionare le supply chain

Alphabet X ha annunciato che il progetto Chorus sta sviluppando nuovi sensori, software e strumenti di machine learning per migliorare le supply chain.

Chorus è un progetto di “X”, una divisione di Alphabet istituita nel 2010 (allora come Google X) dai fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, per lavorare sui cosiddetti moonshot, tecnologie e iniziative innovative e a lungo termine, con obiettivi a volte “fantascientifici”.

In questi anni, Alphabet X ha incubato centinaia di progetti moonshot diversi, molti dei quali sono poi diventati imprese indipendenti.

Project Chorus ha un obiettivo ambizioso: migliorare radicalmente la nostra comprensione in tempo reale di dove si trovano i beni fisici, dove sono richiesti, in che stato sono e come vengono utilizzati.

Benché in questa fase iniziale il team stia già testando alcuni approcci tecnologici promettenti sul campo con vari partner, afferma nondimeno di avere ancora molta strada da fare.

Tuttavia, il team di questo progetto di Alphabet X si è detto sicuro che ci sia un’opportunità moonshot nella nuova tecnologia dei sensori, nelle recenti scoperte nell’intelligenza artificiale e negli strumenti di visibilità.

Queste innovazioni – secondo il team di Project Chorus – potrebbero migliorare drasticamente l’orchestrazione e il movimento delle merci nel mondo.

È lo stesso team a spiegare il contesto in cui è nato e si sta sviluppando il progetto.

Ogni giorno, miliardi di cose viaggiano in mare, in volo o via terra intorno al globo, cercando di arrivare a destinazione.

Le supply chain che spostano tutte queste cose permettono alle persone di prendere materie prime da luoghi lontani, trasportarle a grandi distanze e combinarle per creare quasi tutto ciò che usiamo.

Tuttavia, queste reti sono anche altamente interdipendenti e fragili.

Come in un gioco del domino, dove lo spostamento di un pezzo ha un impatto su tutto quello che c’è prima e dopo, anche piccole interruzioni di questo sistema possono causare grandi conseguenze.

Le vicende degli ultimi anni hanno esposto le vulnerabilità delle supply chain e quanto esse possano essere devastanti. Ciò che è meno ovvio per i consumatori finali è il perché.

Negli ultimi tre anni e mezzo, il team del progetto Chorus di Alphabet X ha lavorato con i partner per esplorare queste sfide e capire meglio perché si verificano questi colli di bottiglia, ritardi e sprechi.

La ragione che il team ha sentito più e più volte è la mancanza di visibilità su dove si trovano i vari componenti dei prodotti e i prodotti finiti, e in che condizioni si trovano.

Nonostante le migliaia di miliardi di dollari di merci che si spostano ogni anno attraverso le supply chain di tutto il mondo, secondo il progetto Chorus troppe aziende oggi non hanno ancora gli strumenti necessari per vedere dove sono le cose in tempo reale.

Inoltre, le informazioni critiche su queste merci, come la loro posizione o la temperatura, semplicemente non esistono o sono incomplete o inaccessibili a tutte le persone che hanno bisogno di conoscerle.

Il team del Project Chorus vuole cambiare tutto questo.

supply chain Project Chorus Alphabet X

Trovare modi per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza cambiando il modo in cui ci spostiamo è qualcosa su cui Alphabet X sta lavorando da molti anni, sottolinea il team.

Chorus sta esplorando questo problema da una prospettiva di visibilità in tempo reale.

Alcune delle domande che il team si è posto sono: cosa succederebbe se ogni pallet, scatola e articolo avesse una “voce”? E se gli oggetti deperibili come il cibo o le medicine potessero avvisare se sono troppo caldi o troppo freddi, o quanta vita di scaffale gli è rimasta? Come potremmo dare alle aziende le informazioni predittive e in tempo reale di cui hanno bisogno per evitare inutili sprechi o ritardi? E se potessimo far combaciare domanda e offerta in modo dinamico?

Per rispondere a queste domande il team ha sperimentato le tecnologie di Chorus con partner in tutto il mondo.

La tecnologia di routing di Chorus ha tracciato il movimento delle merci verso i luoghi di consegna.

I sensori di Chorus sono stati installati a bordo dei camion di consegna per un certo numero di mesi e sono stati in grado di rilevare modelli e anomalie nei tempi di consegna.

Sul campo, il team di Alphabet X ha visto come la temperatura possa variare notevolmente all’interno dei camion a seconda di dove si trova un oggetto al suo interno.

Come aprire il retro di un camion a temperatura controllata una volta di troppo possa rovinare un’intera spedizione. Come ci possano volere cinque giorni per spedire merci in una certa città, mentre ce ne vogliono solo tre per una città adiacente, senza alcuna ragione apparente.

Come le attrezzature mediche critiche siano spesso acquistate o noleggiate, ma la stessa attrezzatura giaccia inutilizzata nello stesso luogo. E come le spedizioni internazionali che di solito impiegano quattro settimane possano in realtà passare due settimane ferme al punto di origine, senza che nessuno lo sappia.

Gli insight raccolti sono stati cruciali – ha messo in evidenza il team – durante lo sviluppo di queste tecnologie e strumenti, di cui le aziende hanno bisogno per prendere decisioni migliori, ridurre gli sprechi e utilizzare le risorse che hanno in modo più efficiente ed efficace.

Sul lungo termine, Chorus spera di far funzionare in armonia tutti gli aspetti della supply chain e migliorare drasticamente l’orchestrazione e la movimentazione delle merci nel mondo.

Per ora il team di Alphabet X sta lavorando con partner nei trasporti e nella logistica, nella sanità e nell’alimentazione. Con il tempo, spera di poter lavorare anche con partner nell’edilizia, nella vendita al dettaglio e nella produzione.

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