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La capacità della stampa 3D di rispondere positivamente alla crisi

Fra tutti i settori tecnologici, il cui andamento è stato logicamente frenato dalla pandemia da Covid-19, quello della stampa 3D più degli altri può rispondere ai cambiamenti economici e produttivi causati dalla pandemia.

Le sfide che molte aziende hanno dovuto affrontare hanno riguardato le catene di fornitura interrotte, le esigenze di produzione variate, la maggiore attenzione alla sicurezza dei dipendenti e anche necessità di cambiare totalmente linea di produzione per creare prodotti nuovi.

A titolo esemplificativo Mariusz Babula, vicepresidente del Cda del produttore polacco di stampa 3D Zortrax, società distribuita in Italia da 3DPWorld, cita il caso del settore sanitario.

Quando la domanda globale di attrezzature utilizzate dagli operatori sanitari ha superato l’offerta disponibile, ricorda, è stato necessario pensare fuori dagli schemi e trovare i nuovi metodi per colmare il gap del mercato.

La community di utenti della stampa 3D ha rapidamente risposto alla crisi mettendo a disposizione online modelli gratuiti da produrre con stampa 3D, come le visiere protettive. Parimenti i produttori di apparecchiature si sono immediatamente uniti alle attività di beneficenza. Zortrax ha convertito la sua factory di 140 stampanti in
una linea di produzione sulla quale, durante il periodo di punta, venivano create quotidianamente oltre 300 visiere specializzate.

Ma le visiere, fa notare Babula, sono solo uno dei numerosi progetti in cui è stata utilizzata la tecnologia di stampa 3D. Le apparecchiature sono state anche impiegate per stampare copertine per termometri auricolari, valvole per ventilatori Venturi e adattatori che consentono la conversione delle maschere subacquee in dispositivi di protezione per il personale medico che lavora con persone potenzialmente infette. La tecnologia di stampa 3D è stata anche utilizzata per creare prototipi di ventilatori che potrebbero sostituire alcuni dispositivi classici che sono molto costosi e difficile da ottenere.

Quando la stampa 3D corre più veloce della normativa

Con i dispositivi salvavita creati con l’aiuto della tecnologia di stampa 3D, la cosa più difficile è adeguare la produzione a normative rigorose che non riescono a tenere il passo con gli sviluppi tecnologici.

Data la lunghezza dei processi di certificazione, se anche la stampa 3D può aumentare l’efficienza dei centri medici il suo potenziale non è sfruttato appieno. Secondo Babula in altri settori dell’economia dove le restrizioni non sono così impattattanti i cambiamenti si verificano più agevolmente.

La prototipazione rapida resa possibile dalla stampa 3D ha iniziato ad essere utilizzata già negli anni 80. Ciò che ha attratto gli utenti è stata la possibilità di diventare indipendenti dalla costosa produzione in outsourcing.

La stampa 3D, osserva Babula, è andata oltre la creazione di prototipi per progetti e dispositivi complicati. Oggi gli oggetti creati da stampanti desktop possono essere già pronti all’uso.

Un numero crescente di designer di interni utilizza stampanti 3D per creare prodotti finali che possono essere personalizzati in base alle esigenze specifiche del cliente.

È diventato inutile commissionare una produzione uniforme su larga scala. Invece, piccoli lotti di prodotti possono essere modificati su base continuativa praticamente senza alcun impatto sul costo di produzione.

zortrax

La produzione diventa sostenibile

Per Babula stiamo assistendo a una crescente popolarità di soluzioni che coinvolgono la produzione dispersa o addirittura consentono di estendere i cicli di vita del prodotto attraverso la riparazione e la conversione, che non solo genera vantaggi economici ma riduce anche il carico sull’ambiente. Tali modifiche saranno favorevoli per la stampa 3D, che può fornire una risposta alla domanda dei consumatori per la personalizzazione dei prodotti anziché affidarsi alla produzione di massa.

La produzione on demand, sia per i componenti minori che per i progetti finiti, consente di generare importanti risparmi in virtù dei minori costi di trasporto e stoccaggio, nonché del coinvolgimento ridotto di subappaltatori di terze parti.

Questi sono solo alcuni dei fattori che per Babula fanno sì che la stampa 3D sia utilizzata, ad esempio, nelle stazioni spaziali, dove questa tecnologia viene utilizzata per produrre rapidamente tutti gli elementi necessari.

Le attività continue nonostante un’interruzione della catena di approvvigionamento nonché la possibilità di ripristinare completamente la produzione entro un breve periodo offrono ai produttori l’opportunità di continuare il loro lavoro nonostante i vincoli che avrebbero impedito il normale funzionamento di un’azienda e, in molti casi, avrebbe anche costretto le aziende a chiudere.

La pandemia ha dimostrato che basarsi su soluzioni di terzi è efficace solo in una situazione economica stabile.

La stampa 3D ha in sé un maggior grado di indipendenza, il che significa che questa tecnologia è più facilmente adattabile a situazioni imprevedibili che probabilmente continueranno a verificarsi in futuro.

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