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Alla Design Week il Brasile porta anche la stampa 3D

Per il nono anno consecutivo la Rio+Design prenderà parte alla Milano Design Week.

Questa volta l’iniziativa del Governo dello Stato di Rio de Janeiro, tramite la Segreteria per lo Sviluppo Economico dello Stato di Rio de Janeiro, con il supporto del Sebrae-RJ, integrerà la mostra Be Brasil, organizzata dall’Agenzia Brasiliana per la Promozione delle Esportazioni e Investimenti (Apex-Brasil), dal 4 al 9 aprile, presso la sede dell’Università degli Studi di Milano.

Alla Design Week saranno presentate quattordici creazioni firmate da progettisti e giovani talenti caricca, che mostreranno il design di Rio de Janeiro, sono state selezionate dalla Rio+Design per partecipare dall’esposizione.

Il laboratorio NEXT dell’università PUC-Rio presenta un progetto di stampa 3D in materiale ceramico, sviluppato insieme alla ceramista Alice Felzenszwalb.

Otto pezzi realizzati con materiali sostenibili e naturali al 100%, argilla e porcellana, quest’ultima poi smaltata nel colore oro, compongono la serie di oggetti frutto di un’innovativa ricerca per la creazione di misture specifiche per l’apparecchio 3D e la realizzazione di disegni propri durante il processo di stampa.

Appena premiata con l’IF Design Award, la panca Ratoeira (in italiano, trappola per topi) è il progetto da Em2Design che sarà esposto per l’occasione. La sua seduta è in legno di “jequitibá”, e i piedi tubolari sono in acciaio al carbonio con pittura elettrostatica. La seduta è bloccata da una leva oriunda dalla diramazione dei tubi che compongono i suoi piedi. La finitura arrotondata della seduta aggiunge soavità al prodotto conferendogli modernità.

Alla Design Week anche il tavolino Dada, disegnato da Gisela Simas dello studio Original Practical Design (OPD) e fabbricato da Elon Móveis de Design, è un altro pezzo della mostra. In legno e vetro, evoca gli anni 50 e lo stile scandinavo per le sue linee dritte, forma semplice e colore tenui.

Due prodotti scelte dalla Rio+Design per comporre l’esposizione nascono dal concetto di leggerezza e comfort caratteristici delle amache, un accessorio per la casa molto usato in Brasile. Uno di loro è il portariviste Brisa, novità dello studio Bold_a design company, di Leo Eyer. In legno “ipê”, formica e tessuto, possiede un supporto retrattile che, grazie alle maniglie, gli permette di essere spostato facilmente dentro casa. Il vassoio rimovibile integrato alla parte superiore serve per l’appoggio degli oggetti desiderati per i momenti di relax. Il secondo oggetto è la sedia Muu, creazione di Gustavo Bittencourt. La sua struttura fine ed elegante è in acciaio con finitura cromata e legno “jacarandá” di recupero; mentre la seduta in pelle incuriosisce perché sembra fluttuare nello spazio.

Lo Studio Zanini, de Zanine de Zanine, si presenterà con la poltrona Zina, prodotta da América Móveis. Il designer – che si è ispirato ai mobili in ferro progettati da suo padre, Zanine Caldas, alla metà del ‘900 – ha abbinato acciaio al carbonio, velluto e legno massiccio per elaborare   un arredo con personalità, aspetto urbano ed estetica industriale.

Guto Indio da Costa, dell’Indio da Costa Design, esibirà la Serelepe, una sedia raffinata e dallo stile atemporale, con un profilo dinamico e sottile. Compatta, confortevole, resistente ed impilabile, si adatta ad ambienti interni o esterni, ed è disponibile in diversi colori. In polipropilene, il suo stampaggio è ad iniezione assistita con gas.

La Lattoog, dei designer Leonado Lattavo e Pedro Moog, parteciperà con la poltrona Marapendi, fabbricata da Líder Interiores. Dalle forme fluide e dal carattere minimalista, il pezzo incorpora soluzioni pratiche e versatili. La sua struttura in alluminio è rivestita con fibre sintetiche; l’imbottitura è rimovibile. La completa un accessorio che può essere incorporato alla seduta e servire da appoggio per i piedi o fungere da tavolino.

Freddy Van Camp mostrerà al pubblico dell’evento il trio di tavolini o sgabelli (l’utente sceglie come usarli) Uni, Duni e Te, in legno massiccio di freijó, fabbricato da Elon Móveis de Design. Divertenti e funzionali, possiedono una personalità marcante grazie ai dettagli eseguiti in falegnameria tradizionale: altezze diverse, fori di identificazione nelle superficie, incastri cuneiformi, ecc.

Il lavoro di Fernando Jaeger sarà rappresentato dal tavolo Tabuleiro. Con una base centrale che sfugge al design convenzionale al mischiare legno chiaro con raccordi in acciaio, l’arredo ha tre versioni: rotonda, quadrata e rettangolare. Tabuleiro possiede piedi in legno massiccio di “seringueira”, che sono connessi al piano laminato in “freijó” da un’asta centrale in acciaio. Può essere usato in cucine, soggiorni, verande e perfino ambienti corporativi.

Il Fantastico Studio di Design, di Leo e Fernanda Mangiavacchi, proporrà la poltrona Lina – variante acciaio corten, ispirata allo stile Bauhaus, ma con un tocco brasiliano. La struttura tubolare in legno con collegamenti in metallo è avvolta da un “foglio di tela” che dà supporto alla seduta e allo schienale imbottiti. Il risultato è un mobile solido, comodo e visivamente leggero.

Ivan Rezende porta all’esposizione la sua linea di tavolini Construção che utilizza materiali impiegati nel quotidiano dalle costruzioni popolari in Brasile. La base metallica con pittura smaltata nera è combinata a superfici di appoggio che possono essere realizzate con mattone refrattario, “cobogó” in concreto (blocchi di cemento tipici dell’architettura brasiliana) o in legno massello proveniente da    gestione sostenibile.

La Dialogo Design, proporrà Freeze, di Riccardo Saint-Clair, una rilettura delle mitiche lampade da tavola con braccio  flessibile. Realizzata tramite sinterizzazione a laser diretta su alluminio, con finitura metallizzata UV e dotata di lampadina a LED, ha una forma movimentata, ma si distingue per essere statica, come una scultura.

La poltrona Galante è l’oggetto concepito da Eduardo Baroni che completerà la mostra. Con base in legno massiccio di “freijó”, dettagli in legno di “ipê” color tabacco e seduta imbottita in cuoio naturale invecchiato, si esprime tramite un disegno fluido che valorizza l’arte dell’artigiano e le virtù delle materie-prime, catturando lo sguardo sulle sue curve. E’ contemporanea, ma con una imponenza classica

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