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Atos e Materialise alleggeriscono il titanio

Il fornitore di software e servizi 3D Materialise e Atos, specializzata in servizi digitali e simulazione strutturale per l’ingegneria aerospaziale, hanno lavorato insieme per creare un nuovo inserto in titanio da utilizzare come punto di fissaggio per strutture dei veicoli spaziali.

Si tratta di una tipologia di componente ampiamente utilizzata nel settore aerospaziale per trasferire elevati carichi meccanici in strutture complesse come i satelliti. Questi inserti sono solitamente realizzati in alluminio o titanio e lavorati in un blocco solido.

Utilizzando la manifattura additiva Materialise e Atos sono riuscite a ridurre il peso del componente fino a un terzo di quello iniziale, attraverso l’ottimizzazione e l’uso di una progettazione strutturale reticolare.

La riduzione di peso consentirà l’aumento delle apparecchiature utili utilizzabili sui satelliti, generando anche un notevole risparmio di costi per ogni lancio effettuato.

Si tratta di risparmi non da poco, dato che si calcola che per ogni messa in orbita di spendano 20mila dollari per ogni chilogrammo.

L’utilizzo della stampa 3D ha anche portato a miglioramenti nella prestazione complessiva del componente.

Gli inserti sono stati realizzati con tecnologia Selective Laser Melting (SLM) nella 3D Printing Factory di Materialise a Brema, in Germania.

Alla Conferenza europea sulle strutture dei veicoli spaziali, materiali e test ambientali (Ecssmet) 2016 Materialise e Atos hanno anche presentato una ricerca denominata “Additive Manufacturing hot bonded inserts in sandwich structures”, tesa a migliorare l’attuazione dei componenti metallici realizzati con produzione additiva nel settore aerospaziale e aeronautico.

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