Uno strumento da taglio e sagomatura sviluppato dai ricercatori del Dipartimento di Energia dell’Oak Ridge National Laboratory (Ornl) per Boeing, ha ricevuto dal Guinness World Records il titolo del più grande tool produttivo stampato in 3D.
Il laboratorio del Tennessee ha stampato lo strumento in sole 30 ore utilizzando fibra di carbonio e materiali termoplastici compositi in ABS. Verrà testato da Boeing nella costruzione del jet passeggeri 777X. Lungo 5,3 metri, largo 1,68 metri e alto 45 centimetri, pesa quasi 750 chilogrammi.
Da tre mesi a trenta ore con l’additive manufacturing
Leo Christodoulou, direttore delle strutture e dei materiali di Boeing, in una nota rileva come «la più costosa azione di tooling metallico che attualmente utilizziamo fa riferimento a un fornitore, che per la produzione impiega tre mesi, utilizzando tecniche convenzionali. Con i tool fatti con l’additive manufacturing, come appunto lo strumento per l’assetto dell’ala del 777X, si risparmia energia, tempo, lavoro e costi di produzione».
Oramai, ha proseguito il tecnico, usare la stampa 3D «è parte della nostra strategia globale nelle aree di produzione chiave».
La premiazione si è tenuta presso il Doe Manufacturing Demonstration Facility dell’Ornl. Il componente è stato stampato in 3D con una grande macchina di additive manufacturing del laboratorio e misurato da Michael Empric, giudice di Guinness World Records, che ha decretato il nuovo record.
Dopo che Ornl avrà completato i test di verifica, Boeing prevede di utilizzare lo strumento per taglio e foratura fabbricato additivamente nellostabilimento di produzione di St. Louis, dando feedback a Ornl sulle prestazioni.
Lo strumento verrà utilizzato, prima del montaggio, per tagliare e forare le parti nelle fasi di protezione della copertura dell’ala del jet.
La produzione del 777X è prevista a partire dal 2017 e la prima consegna per il 2020.